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venerdì, Dic 13

Space Force, ora Trump ha il suo esercito spaziale


Sarà il sesto ramo operativo delle forze armate e ha appena ricevuto l’approvazione dalla Camera degli Stati Uniti, che ha fatto passare un budget militare totale aumentato del 3% per il 2020

Un satellite sopra la Terra (foto: Ryan Etter via Getty Images)

La Space Force di Donald Trump, un ulteriore ramo delle forze armate statunitensi, è sempre più vicina. La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, infatti, ha appena approvato per il 2020 una spesa militare totale di 738 miliardi di dollari (circa 660 miliardi di euro) con un aumento di circa 20 miliardi del budget. Lo raccontano diverse testate internazionali, fra cui The New York Times. Attraverso la Space Force, l’idea di Trump è quella di dotare gli Stati Uniti di una forza militare “che renda l’America di nuovo prima anche fra le stelle”, come già annunciato nel 2018. Si tratterebbe di un sesto ramo operativo oltre all’Aviazione, Esercito, Marina, Guardia costiera e Marines). La Space Force rappresenterebbe un passo avanti per gli Usa verso un maggiore controllo militare nello spazio. Ecco cosa è successo.

Breve storia della Space Force

Il 18 giugno 2018 sono stati avanzati i primi passi per costituire la Space Force ed è stata presentata, al Dipartimento della difesa ed al Pentagono, una direttiva ufficiale per dare il via al percorso operativo necessario alla sua realizzazione. Nell’agosto 2018 è poi arrivato il discorso al Pentagono del vice di Trump, Mike Pence, che illustrava la creazione di questa nuova forza armata dedicata alle attività extra-atmosferiche. Il tutto entro il 2020, anno chiave delle elezioni e del possibile rinnovo del mandato. In questa occasione il Dipartimento della difesa, inoltre, presentava un report per la gestione delle strutture spaziali da realizzare.

Cosa è successo oggi

Mercoledì 11 dicembre 2019 c’è stato un passaggio essenziale verso la realizzazione della Space Force. Con 377 voti a favore e 48 contrari l’approvazione è stata bipartisan e i conti militari verranno incrementati circa del 3% per realizzare la Space Force e per ottenere il cosiddetto congedo parentale retribuito di 12 settimane per i militari. Nonostante l’ampia approvazione, un piccolo blocco compatto di democratici progressisti e di repubblicani di inclinazione libertaria si sono opposti a questo progetto. Il blocco ha spiegato che l’opposizione è dovuta al fatto che mancano pilastri importanti per frenare i poteri di guerra di Trump, come si legge in un articolo dell’agenzia di stampa Reuters, inclusa l’azione di contrastare il sostegno all’Arabia Saudita nella campagna nello Yemen. L’agenzia spiega inoltre che è caduta una disposizione che rendeva più complicata l’esportazione di armi da fuoco.

In questa occasione Trump commenta il risultato su Twitter con toni entusiastici: “Wow! Tutte le nostre priorità hanno trovato compimento nell’Ndaa finale [il nome di ciascuna di una serie di leggi federali degli Stati Uniti che specificano il budget e le spese annuali del Dipartimento della difesa, ndr]”, scrive Trump, “l’aumento della retribuzione delle truppe, il congedo parentale pagato, la sicurezza dei confini, la Space Force! Congresso – non fare ulteriori ritardi rispetto a questo – firmerò questa storica legislazione sulla difesa immediatamente!”

Perché la Space Force

La Space Force verrebbe creata sotto l’egida della Air Force, il ramo delle forze armate che si occupa attualmente dello spazio. La nuova Space Force avrà una serie di ruoli specifici, inclusa la gestione di satelliti che rendono possibile il sistema di posizionamento globale (Gps) e di sensori che aiutano a tenere traccia dei lanci di missili. Nel report del Dipartimento della difesa statunitense si legge che la Space Force nasce con l’obiettivo di “difendere meglio gli interessi vitali degli Stati Uniti nello spazio. Come gli altri rami militari, organizzerà, formerà e attrezzerà le forze per proteggere gli interessi relativi alla sicurezza nazionale nello spazio”. Ma a quali minacce dovrebbe far fronte? “La Cina e la Russia – si legge sempre nel documento – i nostri competitor strategici, stanno cercando in maniera evidente di ottenere risorse di combattimento nello spazio per neutralizzare le nostre nel caso di un conflitto”.

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