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mercoledì, Dic 11

Space Launch System, ecco il razzo che potrebbe riportarci sulla Luna


Lo ha appena presentato l’amministratore dell’agenzia spaziale statunitense che prevede di poter riportare uomini e donne sulla Luna, all’interno della missione Artemis, nel 2024. Le immagini del razzo

Illustrazione artistica (foto: Nasa)

Le missioni spaziali ci riservano nuove sorprese ogni giorno. Dopo l’annuncio della prima missione dell’Esa per rimuovere i detriti spaziali, oggi arriva quello della Nasa con il razzo più potente mai costruito nella storia umana” per portare astronauti sulla Luna nel 2024. Il razzo, Space Launch System (Sls), fa parte della missione Artemis ed è appena stato presentato da Jim Bridenstine, amministratore della Nasa, durante una conferenza al complesso di fabbricazione Michoud Assembly Facility. Da tempo la Nasa parla di questa missione e oggi, a oltre 50 anni dallo sbarco sulla Luna, annuncia di aver completato il razzo che rappresenta la “pietra miliare” per trasportare uomini e donne di nuovo sul nostro satellite naturale. Ecco l’annuncio di Jim Bridenstine.

Entro la fine dell’anno l’agenzia spaziale Usa prevede di iniziare ad effettuare altri test sul razzo, il tutto per poter mandare persone sulla Luna nel 2024. Lo Space Launch Sistem è il primo razzo della Nasa che andrà nello spazio profondo dopo i Saturn V, lanciati fra il 1967 e il 1973 e utilizzati nei programmi Apollo e Skylab. Qui un’illustrazione del razzo insieme alla capsula Orion senza equipaggio per il primo lancio previsto dalla missione Artemis I.

Dalla superficie di oltre 174mila metri quadri, lo Space Launch System è composto da diverse parti, fra cui la struttura esterna, tre serbatoi e i motori. Il tutto costituisce una struttura solida e compatta con un diametro di più di otto metri – un gigante spaziale che è stato completato da poco. Il 6 novembre 2019 ingegneri e tecnici hanno collegato l’ultimo dei quattro motori che permetteranno al veicolo di andare nello spazio. Qui un’immagine di questa fase di assemblaggio.

(foto: Nasa/Jude Guidry)

Dopo aver collegato i motori e concluso l’assemblaggio, la Nasa ha svolto già diversi test per provare sicurezza e validità del funzionamento del razzo, che ha superato queste prime prove. Nel test mostrato di seguito, svolto il 5 dicembre 2019, il razzo è stato messo sotto esame per capire quanta forza fosse necessaria per danneggiarlo.

(foto: Nasa/Dennis Olive)

L’immagine qui sopra mostra un cedimento della struttura del vettore sottoposta a un carico pari a quasi il triplo (il 260%) di quello previsto, un vero successo, come commenta su Twitter Jim Bridenstine.

Insomma, tutto è pronto, e fra poco, secondo la Nasa entro la fine dell’anno, partiranno i prossimi Green Run Test, che metteranno alla prova il core stage, i nuovi sistemi di Sls, di propulsione, i computer di volo, di navigazione e controllo. Non resta che aspettare per tornare presto sulla Luna.

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