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domenica, Gen 15

SpaceX lancia il primo Falcon Heavy del 2023 per la missione USSF-67 | VIDEO

da Hardware Upgrade :

Il 2022 è stato un anno da record per SpaceX, riuscendo a raggiungere ben 61 lanci orbitali sfruttando i razzi della famiglia Falcon. Nel 2023 si cercherà di migliorare ulteriormente questi numeri portando il totale a ben 100 lanci (secondo le aspettative di Elon Musk e considerando anche le prove di Starship). Impresa difficile, ma non impossibile.

Il 3 gennaio è stato il giorno della prima missione dell’anno alla quale ne sono susseguite altre in particolare per Starlink e OneWeb. La più attesa di questa prima parte del mese è stata però quella USSF-67 per la Space Force statunitense in quanto ha utilizzato il lanciatore pesante Falcon Heavy. Questo razzo spaziale è particolarmente spettacolare da veder volare in quanto utilizza tre booster derivati dal Falcon 9 con 27 motori Merlin 1D complessivamente. L’ultima volta che abbiamo visto un Falcon Heavy volare è stato l’1 novembre 2022 per la missione USSF-44.

Il lancio della missione USSF-67 con un razzo SpaceX Falcon Heavy

Nel 2020 la Space Force annunciò che a lanciare la missione USSF-67 sarebbe stata SpaceX (mentre due altre missioni sarebbero state lanciate da ULA). In generale i contratti con il Dipartimento della Difesa e le varie agenzie di sicurezza statunitense sono molto importanti per le società che si occupano di lanci spaziali in quanto il loro budget è molto alto e permettono di avere fiducia da parte dei politici e dei militari anche per future missioni.

spacex ussf

Il lancio sarebbe dovuto partire nella nottata di ieri ma un problema alla fornitura di azoto ha fatto posticipare il lancio alle 23:56 ieri (15 gennaio 2023). La piattaforma impiegata è stata il Launch Complex 39A del Kennedy Space Center in Florida.

falcon heavy

falcon heavy 2023

La scelta di utilizzare un Falcon Heavy è dovuta alla massa del carico utile oltre che per l’orbita di destinazione (geosincrona e non orbita bassa terrestre). A causa della natura militare del carico si hanno poche informazioni sui satelliti lanciati. Sono presenti diversi satelliti come il CBAS-2 e il LDPE-3A. Il secondo è una piattaforma in grado di distribuire altri satelliti più piccoli e carichi utili secondari (e a bordo dovrebbero essercene cinque) mentre il primo serve per la trasmissione di dati/comunicazioni militari.

falcon

Come nel caso della missione precedente con Falcon Heavy, anche in questo caso i due booster laterali sono rientrati sulla terraferma nelle Landing Zone 1 e Landing Zone 2 (chiamate LZ-1 e LZ-2) alla Cape Canaveral Space Force Station dopo poco meno di 8 minuti dal decollo. Si trattava dei booster B1064 e B1065 che sono al loro secondo volo (il primo fu l’USSF-44 nella seconda metà del 2022).

falcon

falcon heavy

Il booster centrale invece era il B1070, che non aveva mai volato. A causa della velocità elevata di rientro e della traiettoria orbitale non è stato possibile eseguire il recupero e la missione ha previsto sin dall’inizio il suo ammaraggio nell’Oceano Atlantico (con relativa distruzione). Lo si poteva capire sin dalla partenza a causa della mancanza delle alette direzionali e dei supporti inferiori per l’atterraggio. La scelta di non recuperare booster nuovi invece di quelli già impiegati deve essere vista in ottica di affidabilità.

Dopo che il progetto Falcon 9 ha visto un’affidabilità elevatissima, utilizzare razzi spaziali che hanno già volato dai clienti di SpaceX è visto in maniera positiva tanto che la società di Musk non fa più “sconti” da diversi mesi se il cliente sceglie un vettore che ha già volato. Inoltre il Dipartimento della Difesa ha un budget elevato e quindi può non badare a spese quando si tratta di strumentazioni strategiche. Nel corso del 2023 ci saranno altri lanci di Falcon Heavy che sarà quindi utilizzato più frequentemente rispetto al periodo precedente.


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