Primi Risultati delle Misure Anti-Spoofing in Italia
Il Regolamento Agcom del 19 agosto ha introdotto misure anti-spoofing per contrastare la manipolazione dell’informazione che trasporta l’identità del chiamante, anche conosciuta come Cli. Questa pratica consiste nell’impedire l’identificazione e la richiamabilità delle chiamate, visualizzando un numero che non corrisponde a chi ha effettivamente originato la chiamata.
Risultati Preliminari
Sulla base dei report parziali trasmessi dagli operatori coinvolti, relativi ad un periodo di tempo in alcuni casi molto limitato, il blocco delle chiamate telefoniche provenienti dall’estero con Cli di rete fissa ha comportato il filtraggio di circa 43 milioni di chiamate, con una media di 1,3 milioni di chiamate di spoofing al giorno. Questo rappresenta il 5,74% del totale delle chiamate ricevute dagli italiani.
Analisi dei Dati
L’analisi dei dati aggregati ha evidenziato una riduzione strutturale dei tentativi di spoofing a partire dalla data di implementazione del blocco. Inoltre, si è osservata una variabilità settimanale del traffico, con una drastica riduzione dei volumi totali di chiamate e delle chiamate bloccate durante i fine settimana. Questa fluttuazione appare coerente con i normali pattern di traffico, che vedono una riduzione delle attività commerciali e di telemarketing durante i giorni non lavorativi.
Prospettive Future
Le misure adottate si stanno dimostrando un efficace strumento di filtraggio alla frontiera della rete nazionale. Tuttavia, sarà significativa l’analisi dei periodi successivi, a partire da settembre, poiché i dati relativi ad agosto potrebbero risultare influenzati dalle variazioni dovute alle ferie. Inoltre, il fenomeno dello spoofing potrebbe spostarsi verso CLI mobili italiani o verso CLI internazionali di Paesi terzi.
FP