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sabato, Giu 20

Sport, 3 startup da conoscere se sei un vero tifoso



Da Wired.it :

Sofan, Homefans e Pick & Roll sono tre progetti nati da startup innovative che puntano sulle qualità positive del tifo e la passione per lo sport

Sofan, Homefans e Pick & Roll sono tre progetti nati da startup innovative che puntano sulle qualità positive del tifo e la passione per lo sport. L’amore per la propria squadra, il calcio o il basket possono diventare uno stimolo all’aggregazione, alla condivisione e alla scoperta di nuovi mondi. Ecco quindi in dettaglio le qualità vincenti di questi servizi online e app.

Sofan

Sofan è un servizio online gratuito, nato nel 2019 dall’intuizione di cinque giovani palermitani, che consente di condividere il proprio spazio domestico con altre persone per la fruizione televisiva di partite di calcio. I cosiddetti “host” mettono a disposizione uno spazio con televisione, ed eventualmente confort come supporto wifi, cibarie o altro, mentre i “guest” sono gli ospiti interessati a condividere la propria passione con altre persone.

Tramite app omonima (Android e iOS) o direttamente con il sito ci si iscrive al servizio fornendo dati come mail, numero di cellulare. Dopodiché chi veste i panni di host attiva un annuncio per un match con ogni elemento descrittivo utile per far comprendere il livello di comodità; gli altri utenti della community se lo desiderano fanno richiesta di adesione. La piattaforma prevede che gli organizzatori possano richiedere – giusto come rimborso spese – fra i 2 e i 7 euro a persona. Sofan in tal senso non richiede commissione e lascia che il pagamento venga gestito in autonomia dagli utenti il giorno della partita.

La nostra non è una piattaforma che nasce a scopo di lucro, ma per creare una community di tifosi e offrire una soluzione economica e innovativa per vedere le partite”, spiega uno dei cofondatori Antonio Gullotti: “In futuro metteremo un servizio di pagamento elettronico per agevolarli”.

Un dettaglio importante è che gli ospiti in fase di prenotazione non possono sapere esattamente l’indirizzo preciso dell’host, ma solo la zona della città. A quattro ore dall’inizio del match le prenotazioni vengono chiuse e solo allora sono forniti i dati precisi. Da rilevare che la piattaforma prevede anche una sezione pubblica di recensioni per tutti gli utenti: quelli che nel tempo si dimostrano più problematici possono essere esclusi dall’host e nei casi più gravi anche da Sofan stessa. Ovviamente la mancata presentazione viene penalizzata e dopo tre volte si è fuori.

La prospettiva è di siglare partnership con il mondo del delivery food, merchandising e altri settori. Per esempio recentemente ci siamo accordati con un gruppo legato ai progetti Erasmus”, aggiunge Gullotti.

Sofan è attivo in nove città: Milano, Torino, Roma, Bologna, Napoli, Bari, Palermo, Catania e Firenze. Da qui alla fine dell’anno sarà disponibile anche in altre. “Se penso al futuro immagino un’offerta legata a più sport ma anche serie tv”, auspica Gullotti.

Homefans

Homefans è una piattaforma online per gli appassionati di calcio: permette infatti di presenziare a match di tutto il mondo risolvendo anche il problema del pernottamento alberghiero. In pratica si può acquistare uno o più biglietti dello stadio e selezionare il tipo di sistemazione più gradito. “Un ulteriore plus è volendo il local host, ovvero un tifoso che poi dopo il match accompagna le persone a vedere i luoghi più caratteristici della città. Posti che solo un locale magari conosce o che reputa importanti”, sottolinea Alessandro Tordi, responsabile dell’attuale campagna di crowdfunding: “La funzione custom permette di creare un’esperienza unica selezionando ogni dettaglio”. Insomma, non si tratta di semplice “ticketing” ma un servizio che offre viaggi esperienzali focalizzati sul calcio”.

Il valore aggiunto è legato al fatto che non vengono proposti solo i big match, ma anche quelli più sentiti dalle tifoserie nel mondo come ad esempio i derby locali. Si pensi per esempio a un Rangers–Celtic a Glasgow, con abbinata visita privata allo stadio, cena all’interno dell’Ibrox Stadium dei Rangers, tour al campo allenamento e guida locale (manager dei Gers o local host). In questo momento il sito segnala partite con prezzi che variano da poco centinaia di euro a oltre 2.000 euro per più giorni. Ovviamente il viaggio è sempre escluso e a cura dei viaggiatori.

I biglietti sono di solito di tribuna media, ma si può personalizzare anche la scelta”, ha aggiunto Tordi: “Bisogna sottolineare la facilità di prendere i biglietti di match internazionali che normalmente può essere complicato anche per un locale. C’è risparmio e sicurezza. Il business model è stato incentrato sul match e la permanenza di due e tre giorni, ma nei prossimi anni si troveranno molti più match-day rispetto a oggi”. L’idea insomma è che anche un turista già presente in loco possa decidere di dedicare una giornata a una partita, approfittando di un trattamento speciale. “Oltre alla partita prevediamo un contatto con la società o anche magari con i calciatori nel pre-partita”, ricorda Tordi: “Non siamo un botteghino”.

Per quanto riguarda l’acquisto tutto avviene sfruttando il sistema di pagamento elettronico con carte di credito Visa e Mastercard o PayPal; prevista anche la possibilità di dividere l’esborso in tranche. In caso di annullamento del match si può ottenere il rimborso dell’intera cifra.

Homefans ha lanciato recentemente una raccolta fondi (equity crowdfunding) che ha già superato l’obiettivo di 200mila sterline. “In futuro includeremo nuove mete internazionali e incrementeremo la fan base”, conclude il manager: “Attira soprattutto il Sudamerica che notoriamente è una meta difficile da gestire per le partite. Gli italiani comunque sono appassionati di match di nicchia. A parte i classici noi offriamo l’opportunità di vivere l’esperienza di quelle partite che hanno sempre sognato. E non è importante se si parte da soli, poi c’è modo di fare gruppo con gli altri”.

Pick & roll

Pick & Roll è una app (Android e iOS) che permette di localizzare tutti i campetti da basket italiani, e non solo. La mappa geolocalizzata include i playground, le palestre per allenarsi, i palazzetti per vedere le partite e i negozi specializzati. L’aggiornamento è a cura non solo del team del progetto ma anche degli utenti. In questo ultimo caso ogni caricamento viene poi controllato per assicurarsi dei dati inseriti, come ad esempio tipo di canestro, retina, presenza di fontanelle, accesso disabili. Oggi si parla di ben 7mila strutture censite e 50mila utenti inscritti. Ovviamente l’app è molto gettonata nelle grandi città dove sono presenti più campi, mentre nelle piccole sono più utili gli strumenti di community. All’estero poi può essere occasione per segnalare playgroud epici – si pensi ad esempio Rucker Park di Harlem (New York) che è stato solcato persino da leggende come Kareem Abdul-Jabbar e Wilt Chamberlain.

I ragazzi possono anche organizzare gli incontri. Per esempio ‘sabato alle 15 sarò in questo campo’ e gli altri possono partecipare. Si può fare il check-in al campetto con la app e anche scambiarsi valutazioni in base alle skill e punti fama, in pratica abilità e fairplay”, spiega il co-fondatore della startup Dario Ferretti.

L’app fa comprendere immediatamente che alle sue spalle si nasconde un manipolo di grandi appassionati. Giovani che conoscono davvero la cultura del playground e delle sue leggende, perché se è vero che nelle palestre si costruiscono i campioni di domani bisogna riconoscere che nei campetti si imparano trucchi, malizie e un senso del rispetto di strada che non ha eguali. La mancanza di un arbitro sul campo insegna.

Pick & roll fin dall’anno scorso ha attirato subito lo sguardo dei club di serie A e A2, nonché la stessa Federazione internazionale basket (Fiba) e la Federazione italiana pallacanestro in carrozzina, perché è uno strumento che aggrega e alimenta la passione per il basket. Prova ne sia che la app consente anche di inserire i match delle squadre dilettantistiche Csi o Uisp. Insomma è un punto di riferimento non solo per gli appassionati dei playground ma anche per coloro che partecipano a tornei nelle palestre. E se poi un giocatore volesse inventarsi una sorta di torneo di quartiere è possibile inserire nella app profili di squadre e realizzare un vero e proprio calendario di match. Non a caso per il futuro è previsto lo sviluppo di specifiche classifiche.

“Oggi il modello di business è basato solo sulla pubblicità nell’app. Ci sono banner relativi a diverse attività aziendali”, conclude Ferretti: “Per il futuro però abbiamo già pensato ad altri servizi aggiuntivi, di cui però al momento preferisco non svelare i dettagli”.

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[Fonte Wired.it]