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venerdì, Apr 02

Spotify, i gusti musicali degli italiani riflettono l’andamento della pandemia



Da Wired.it :

Analizzando e rielaborando un bel po’ di dati di Spotify dell’ultimo anno, abbiamo scoperto che gli italiani non sono si rivolti alla musica per tirarsi su. La cosiddetta “valence”, ovvero l’allegria delle hit, aderisce perfettamente alla curva della pandemia, con un picco di tristezza durante il primo lockdown e agli inizi di marzo 2021

La musica ha avuto un ruolo fondamentale quando è esplosa la pandemia. Basti ricordare, durante il primo lockdown, gli italiani che hanno cantato dal balcone, per sdrammatizzare, per incanalare lo stress e per regalarsi un momento di leggerezza in una situazione oggettivamente fuori dal controllo. Ma, mentre il coronavirus non si arrestava, quella stessa musica non è stata più di grande conforto. È quanto emerge dalla nostra lettura dei dati di Spotify: invece di cercare di reagire prendendo forza dalle canzoni, gli italiani ci si sono specchiati, soprattutto nella fase più dura, la seconda ondata di casi di Covid-19.

Il grafico qui sopra è stato ottenuto confrontando i dati della Protezione Civile e quelli di Spotify, che ne fornisce parecchi. Uno di questi è la valence e misura il livello di allegria di un brano. Per capire la tendenza, abbiamo considerato le hit della top10 giornaliera ed elaborato le informazioni sulla valence con una media ponderata sulla base delle riproduzioni. L’impatto della seconda ondata, dopo l’estate, è evidente: se, durante il primo lockdown, tutto sommato l’allegria è rimasta costante, a partire da settembre si è preferito l’scolto di pezzi più cupi. Che sia l’evoluzione della pandemia a determinare questo calo è evidente: a Natale il termometro dell’allegria è salito di nuovo, per poi riprendere il trend precedente già il 26 dicembre senza variazioni, con una piccola impennata solo la notte di Capodanno.

Anche il prossimo grafico rivela il caso isolato di Natale.

In questo caso, ci siamo concentrati sulla media ponderata di altri indicatori raccolti da Spotify. I livelli di ballabilità e di energia rimangono relativamente costanti durante le varie fasi della pandemia. A Natale le canzoni diventano più strumentali, per tornare alla normalità a partire da Santo Stefano. Durante Capodanno, non cambia nulla. La vera evoluzione, con la seconda ondata, ha a che fare con l’energia: gli italiani hanno ascoltato canzoni in media più tristi ma più energiche. È una contraddizione? Fino a un certo punto. Forse, seppur intristiti, hanno usato la musica come una bibita energetica.

A seguire i cantanti più gettonati.

Il grafico mostra la top10 di quelle giornaliere. In pratica, abbiamo preso ogni giorno le 10 hit maggiormente riprodotte tra il 24 febbraio 2020 e l’8 marzo 2021 e aggregato per artista il numero di stream di ogni traccia. Al primo posto c’è Sfera Ebbasta con oltre 110 milioni di ascolti, seguito da Ghali, Ernia e Rocco Hunt. In generale, mancano i big della scena pop italiana e i generi più rappresentati sono il rap e la trap. Assente anche Diodato, vincitore di Sanremo 2020.

A proposito del Festival della canzone italiana: praticamente nessuno degli artisti in gara quest’anno è presente nella classifica. Nonostante la kermesse abbia preso atto, ormai da tempo, del ricambio generazionale nella musica italiana, Sanremo 2021 si è svolto in un clima di isolamento rispetto al resto del Paese. E non solo per le precauzioni anti-Covid.

È il grafico qui sopra a mostrare bene come il Festival non abbia preso atto del cambiamento nel consumo musicale italiano ai tempi della pandemia. La media, in termini di allegria, è molto vicina a quella del 2020, con livelli leggermente più alti, soprattutto tra le canzoni più  tristi. Si è trattato di un tentativo di reagire o di un effettivo distacco degli organizzatori dal comune sentire italiano? I dati sull’uso di Spotify dei prossimi mesi daranno una risposta.

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[Fonte Wired.it]