Nel corso degli scontri di questi giorni negli Stati Uniti – iniziati la scorsa settimana nel contesto delle proteste di Los Angeles contro le politiche migratorie dell’amministrazione del presidente Donald Trump – le forze dell’ordine hanno adottato tattiche di tipo militare, utilizzando gas lacrimogeni, granate stordenti e proiettili al peperoncino contro i manifestanti. Durante una diretta televisiva, la giornalista Lauren Tomasi, dell’emittente australiana 9News, è stata colpita da un proiettile di gomma sparato dagli agenti.
Sebbene non siano progettate per uccidere, queste “armi non letali” possono provocare danni alla salute seri e duraturi, tra cui problemi respiratori, lesioni alla testa e persino la morte. Secondo il Law enforcement epidemiology project dell’Università dell’Illinois a Chicago, a causa dell’uso della forza da parte della polizia, negli Stati Uniti ogni anno circa 75mila persone subiscono ferite non mortali che necessitano di cure ospedaliere. Le morti invece sono tra le 600 e 1.100.
Gli effetti sulla salute delle armi non letali
Gli effetti sulla salute e le lesioni possono variare in base all’arma. Gas lacrimogeni e spray al peperoncino contengono agenti chimici irritanti, che causano lacrimazione, dolore, bruciore agli occhi, irritazione della pelle, tosse, starnuti, mal di gola e vomito. Il gas lacrimogeno più comune è a base di 2-clorobenzalonitrile (Cs) o cloroacetofenone (Cn), sostanze che attivano i recettori del dolore che si trovano negli occhi, nel naso, nella bocca e nei polmoni. Lo spray al peperoncino contiene invece un concentrato di una sostanza naturale nota come oleoresin capsicum (Oc), che provoca bruciore intenso.
“Gli effetti a breve termine sono immediati e gravi