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mercoledì, Gen 26

Spray antiappannamento occhiali e gli altri prodotti che proteggono dalla condensa sugli occhiali



Da Wired.it :

Quello degli occhiali che si appannano costantemente mentre si indossa la mascherina è un inconveniente che chi ha problemi di vista si trascina dietro ormai da quasi due anni, ovvero dall’avvento della pandemia di Covid-19 che ha introdotto l’obbligo di indossare questi dpi in pubblico. Fortunatamente in commercio si sono presto diffusi spray antiappannamento e altri prodotti che aiutano a mantenere le lenti al sicuro dalla condensa che si forma quando vengono utilizzati insieme alle mascherine: ciascuna soluzione ha però delle peculiarità, e trovare quella adatta alle proprie esigenze non è così immediato.

Perché gli occhiali sopra alla mascherina si appannano

Il fenomeno che provoca l’appannamento degli occhiali è semplice da comprendere: con una mascherina che copre la bocca, l’aria calda espulsa durante l’espirazione non può disperdersi normalmente in avanti. Il fiato fuoriesce dalle fessure che le mascherine lasciano a contatto con il volto e l’aria, incanalata verso l’alto, finisce a contatto con le lenti fredde degli occhiali generando la tanto fastidiosa condensa.

D’inverno il fenomeno è amplificato dalle basse temperature che raffreddano ancora di più le leni degli occhiali, ma non è del tutto inevitabile. I prodotti in commercio lo contrastano tutti con il medesimo principio, ma differiscono per composizione e metodo di applicazione degli ingredienti, facendo variare di molto i risultati ottenuti nella quotidianità.

Come funzionano i prodotti per occhiali anti-appannamento

La maggior parte dei prodotti si basa su soluzioni composte da sostanze idrofile, ovvero caratterizzate da una elevata tendenza ad associarsi alle molecole d’acqua circostanti. Questa proprietà fa agire i composti come se fossero minuscole spugne: la condensa presente sugli occhiali viene assorbita dalle molecole dei prodotti fino a formare un impercettibile strato di acqua che si distribuisce uniformemente sulla superficie delle lenti. Poiché il processo si svolge a livello microscopico, osservarlo a occhio nudo è impossibile: l’unico risultato visibile è che gli occhiali trattati con queste soluzioni non si appannano neanche quando in condizioni normali diventerebbero sostanzialmente opachi. Solo quando l’umidità presente è eccessiva, la condensa tende a farsi visibile sotto forma di piccole gocce o di increspature liquide sulla superficie degli occhiali.

Spray, gel o salvietta?

Per scegliere il prodotto più adatto alle proprie esigenze occorre conoscerne le differenze. I più diffusi sono gli spray antiappannamento e i gel, che nebulizzano o applicano il liquido sulle lenti con l’aiuto di una salvietta in microfibra da utilizzare separatamente. Le salviettine monodose pre-imbevute sono sicuramente più pratiche ma anche più costose e inquinanti, dal momento che per rimanere umide sono sigillate ciascuna in una busta ermetica separata.

Perché a volte l’antiappannamento non funziona

Posto che ciascuna soluzione ha un’efficacia diversa e che il funzionamento dipende anche da com’è stato applicato sugli occhiali, per alcune persone questi prodotti non sortiscono alcun effetto. La causa è da imputare al fatto che alcuni modelli di occhiali vengono venduti dopo un trattamento idrofobico e oleofobico permanente; questi processi rallentano l’accumulo di sporco sulle lenti ma le rendono incompatibili con l’applicazione del liquido antiappannamento. Per sapere in anticipo se e in che misura i prodotti elencati potranno funzionare allo scopo, la scelta ideale è chiedere al rivenditore se le lenti sono state trattate o meno.



[Fonte Wired.it]