Da Wired.it :
Il contatto della missione Osiris-Rex con l’asteroide Bennu dovrebbe avvenire alle 00:12 italiane del 21 ottobre, e la Nasa è pronta a trasmettere in diretta le manovre
Pedinamento agli sgoccioli: Osiris-Rex si appresta finalmente a pizzicare Bennu. La Nasa sta per dare il via alla manovra di touch-and-go che porterà Osiris-Rex sull’asteroide Bennu per prelevare dei campioni da riportare sulla Terra. Chissà che non ci rivelino qualcosa in più sul Sistema solare e sull’origine della vita sulla Terra. Il contatto vero e proprio è previsto alle 00:12 del 21 ottobre, ma le operazioni potranno essere seguite in diretta a partire dalle 23 del 20 ottobre su Nasa Tv e dal profilo Twitter di Osiris-Rex.
What’s everyone up to this weekend? I’m getting ready for my boop with Bennu!
Tuesday’s sample collection event is just around the corner, be sure to join me and my team as we go #ToBennuAndBack pic.twitter.com/uaTXgbUHCH
— NASA’s OSIRIS-REx (@OSIRISREx) October 18, 2020
#ToBennuAndBack
Sono due anni, dal dicembre 2018, che la sonda della Nasa Osiris-Rex orbita intorno all’asteroide Bennu. Nell’agosto del 2020 lo ha persino sfiorato, sorvolando a solo 40 metri di altezza il punto che gli esperti dell’agenzia spaziale statunitense hanno eletto per la discesa della sonda: il cratere Nightingale. Il cratere si trova nei pressi del polo nord dell’asteroide, ha un diametro di 20 metri e la superficie sembra integra e regolare, con un terreno a grana fine. Molto diverso da buona parte del resto del sasso spaziale (che invece è irregolare e piena di rocce), e per questo considerato il punto di contatto e di prelievo di campioni ideale.
Osiris-Rex impiegherà in totale quattro ore e mezza per completare il touch-and-go (Tag): accenderà i propulsori e inizierà la discesa verso l’asteroide; dopo una tappa intermedia a 125 metri di altezza, continuerà a scendere e a 54 metri dal suolo prenderà ben bene la mira per il punto di contatto finale. Un tocco brevissimo di soli 16 secondi, un piccolo pizzicotto alla superficie di Bennu: Osiris-Rex sparerà una carica di azoto pressurizzato per alzare polveri dalla superficie e raccoglierà fino a 2 chili di materiale.
Se tutto andrà bene, i campioni dovrebbero arrivare sulla Terra nel 2023, concludendo così la missione spaziale che porterà a casa più materiale extraterrestre dopo il programma Apollo.
Come assistere in diretta al tocco di Osiris-Rex
I dettagli delle manovre saranno spiegati in tempo reale da un’animazione trasmessa sul sito della missione Osiris-Rex a partire dalle 19.20 del 20 ottobre.
La diretta della discesa vera e propria, invece, inizierà alle 23 del 20 ottobre su Nasa Tv e sul profilo Twitter di Osiris-Rex, prolungandosi fino alle 00.30 del 21 ottobre. Poi, sempre sui canali dell’agenzia spaziale, gli scienziati saranno disponibili per rispondere alle domande del pubblico, utilizzando l’hashtag #ToBennuAndBack.
Cosa aspettarsi da Bennu
Gli scienziati conoscono Bennu ormai da un paio di decenni e tante cose hanno imparato su questo antico asteroide. Sanno per esempio che è molto molto scuro: la sua superficie riflette solo il 4% della luce che lo colpisce, probabilmente per via del suo contenuto di carbonio. Secondo gli scienziati su Bennu ci sono indizi che fanno pensare ci sia stata acqua e molecole organiche.
Just 3 more days until I collect a sample from asteroid Bennu! Celebrate with me and my team as we look back at all the challenges we’ve overcome to get to this point. pic.twitter.com/W53NTQVpv8
— NASA’s OSIRIS-REx (@OSIRISREx) October 17, 2020
Ipotizzano inoltre che sia un sasso spaziale rimasto abbastanza integro dall’alba del Sistema solare (si sarebbe formato infatti entro i primi 10 milioni di anni dalla nascita del nostro Sistema, 4,5 miliardi di anni fa), e che per questo potrebbe svelarci qualche mistero sulla sua origine.
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