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Inizialmente era previsto che i due astronauti rimanessero a bordo dell’Iss per circa una settimana prima di fare ritorno sulla Terra con Starliner. Ma il loro rientro è stato ritardato di oltre due mesi, mentre gli organizzatori della missione faticavano a isolare la causa dei problemi ai propulsori e valutare i rischi del ricorso alla capsula per il rientro verso il nostro pianeta. Wilmore e Williams rimarranno a bordo dell’Iss per un totale di otto mesi, un periodo più lungo rispetto al tipico soggiorno di sei mesi sulla stazione (ma ci sono dei precedenti).

Invece di inviare un equipaggio di quattro persone a bordo della Dragon di SpaceX come previsto a settembre, due dei posti sulla capsula saranno lasciati liberi per Wilmore e Williams. Le nuove tute spaziali per gli astronauti saranno portate sulla stazione nei prossimi mesi insieme ad altre scorte.

La Nasa ha sottolineato che i due astronauti non sono “bloccati“, né in pericolo. E pubblicamente Wilmore e Williams hanno detto di considerare il prolungamento del loro soggiorno come una fortuna, che permetterà loro di passare più tempo nello spazio.

Ci stiamo divertendo molto qui sull’Iss – ha dichiarato Williams ai giornalisti in una telefonata di luglio dalla stazione –. Sapete, io e Butch [Wilmore] siamo già stati quassù in passato e ci sembra di tornare a casa. È bello fluttuare ed essere nello spazio a lavorare con il team della Stazione spaziale internazionale“.

Le navi cargo attraccano regolarmente all’Iss per rifornire la stazione di scorte sufficienti per tutti i membri dell’equipaggio a bordo. La Nasa ritiene che lo Starliner sia abbastanza sicuro da poter essere utilizzato dagli astronauti in caso di evacuazione di emergenza. Nelle ultime settimane però l’ente e Boeing hanno avuto pareri discordanti sulla sicurezza di Starliner. Mentre i funzionari delle Nasa hanno deciso che le questioni irrisolte relative alla capsula richiedono un cambio di equipaggio e di navicella, Boeing ha sostenuto che Starliner sarebbe in grado di soddisfare gli standard di sicurezza necessari per completare la missione con equipaggio.

Boeing continua a concentrarsi innanzitutto sulla sicurezza dell’equipaggio e del veicolo spaziale. Stiamo eseguendo la missione come stabilito dalla Nasa e stiamo preparando la navicella per un rientro sicuro senza equipaggio“, ha dichiarato sabato l’azienda in un comunicato. I funzionari della Nasa sono particolarmente avversi al rischio alla luce dei due tragici disastri degli space shuttle Challenger e Columbia, che hanno causato la morte di 14 astronauti nel 1986 e nel 2003. “L’insegnamento che abbiamo tratto è che la sicurezza è la nostra stella polare“, ha sottolineato Nelson nella conferenza stampa.



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