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mercoledì, Ott 27

Startup green, 10 idee originali per rivoluzionare l’economia verde



Da Wired.it :

Fino al 29 ottobre va in scena alla Fiera di Rimini l’edizione 2021 di Ecomondo, kermesse romagnola sempre più internazionale che ogni anno fa il punto sui temi green. Tecnologia, innovazione, startup, mobilità sostenibile tra i temi al cuore della manifestazione, che avrà un occhio di riguardo per le istituzioni europee e le politiche per la transizione energetica. Nel calendario dei convegni (visibili on demand a partire dal 2 novembre),  massima attenzione per le opportunità che il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e il Green New Deal offrono alle imprese e alle amministrazioni. 

Si torna in presenza dopo l’interruzione dovuta al Covid, con mille espositori e il 90% degli spazi occupati rispetto al 2019. Tra le prime novità del 2021, un’area completamente dedicata all’esposizione di mezzi di raccolta dei rifiuti, ma ci sono anche sanificazione degli ambienti, sistemi di efficientamento idrico e di riduzione del rischio idrogeologico. Non possono mancare le aziende della bioeconomia. In uno scenario di crescita del settore in  con il paese che punta al 70 per cento di produzione energetica da rinnovabili entro il 2030 (otto volte la potenza installata sino a oggi), e con il fattore costi delle tecnologie in discesa, c’è ampio spazio anche per l’eolico e l’idrogeno, oltre che per l’espansione di mercato della mobilità elettrica in Italia. Alle nuove imprese che presenteranno le soluzioni più innovative per mitigare i cambiamenti climatici, andrà il premio “Climate For Kick” in collaborazione con Fondazione per lo sviluppo sostenibile.

Dieci startup sostenibili per un futuro verde

Wired ha selezionato alcune tra le più interessanti startup tra quelle che parteciperanno alla manifestazione riminese. Come Grycle, che produce un cestino smart per separare i rifiuti grazie all’uso di spettroscopi: gli scarti si infilano tutti assieme nel contenitore, quindi il fascio di luce aiuta ad analizzare i materiali che vengono separati tramite un disco rotante e tecnologie elettromagnetiche. Proposta simile quella di Re-Learn. 

La romagnola Eso Recycling di Rimini trasforma vecchie scarpe da jogging, camere d’aria, palline da tennis e copertoni di biciclette in pavimentazioni per piste di atletica e parchi giochi per bambini. Non solo: in collaborazione con il Politecnico di Milano è allo studio un’attività di sperimentazione per realizzare pannelli termoacustici per uso civile e industriale. 

La veneziana 9-Tech è, invece, impegnata nello smaltimento degli impianti fotovoltaici: un pannello ha una vita media di 25-30 anni e sta arrivando il momento in cui la prima generazione dovrà essere smaltita. Ma le apparecchiature oggi in commercio si concentrano sul vetro, che rappresenta l’80% del peso di questi ingombranti rifiuti,  tralasciando le altre frazioni (celle di silicio con argento, nastri di rame) che non vengono recuperate. Esiste già un impianto dimostrativo. 

Ad Ancona, Wizard compatta i rifiuti all’interno delle aziende con risparmio di spazi e performance, mentre Nazena di Trento recupera tessuti da vecchi abiti per realizzare materiali nuovi e sostenibili con cui produrre oggetti di uso comune. 



[Fonte Wired.it]