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sabato, Nov 06

Startup, i notai difendono l’esclusiva di aprirne una in Italia



Da Wired.it :

Sulla costituzione on line delle startup il governo ha tirato dritto: il compito è dei notai in esclusiva. Finisce così la partita iniziata a marzo con la sentenza del Consiglio di Stato che aveva annullato il decreto del ministero dello Sviluppo economico (Mise) che permetteva la costituzione direttamente online, senza alcuna “vidimazione” del notaio o, in altri termini, “in assenza di atto pubblico”, accogliendo il ricorso del Consiglio nazionale del notariato, respinto in primo grado.

Il 4 novembre il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva lo schema di decreto delegato del Mise che recepisce la direttiva sull’uso di strumenti e processi digitali nel diritto societario (direttiva 2019/1151), senza toccare di una virgola il testo originario che affida in esclusiva ai notai la competenza della costituzione online delle startup, tramite una piattaforma di proprietà, nonostante i successivi e molteplici pareri parlamentari che, con maggiore o minore insistenza, avevano comunque chiesto al governo di preservare almeno il doppio binario con le Camere di commercio.

A questo punto, occorre attendere che il Consiglio nazionale del notariato metta a punto questa piattaforma e stabilisca i costi di costituzione e c’è solo da augurarsi che si avvicinino a quelli che in Europa favoriscono l’imprenditoria digitale giovane e creativa. Tenuta per valida l’argomentazione che il notaio è necessario perché garantisce, in qualità di pubblico ufficiale, che l’oggetto della società sia lecito, che i soggetti siano legittimati e che i capitali siano sani,  non possiamo fare a meno di rilevare alcuni persistenti paradossi: la piattaforma – ovviamente- sarà digitale ma il notaio a cui ci si potrà rivolgere sarà quello del Comune dove avrà la sede la società. 
C’è da chiedersi, allora, a cosa serve il digitale, visto che comunque i notai difendono a spada tratta la competenza e la esclusiva territoriale persino nel disegno di legge Concorrenza, ottenendo che fosse espunta la norma che prevedeva una liberalizzazione dell’accesso ai loro servizi. Tant’è. 

Cosa succede in Europa

Tutto questo accade in mentre in Europa ci cerca di promuovere e valorizzare questo comparto.  È di due giorni fa la notizia della costituzione dell’European Startup Nations Alliance (Esna) tra i 24 paesi dell’Unione (Italia compresa). L’alleanza ha fra i suoi compiti quelli di: condividere le migliori pratiche stabilite nella Startup Nation standard; fornire supporto tecnico ai paesi; monitorare i progressi; attrarre e trattenere i talenti; promuovere sandbox; favorire gli appalti nella innovazione; promuovere l’ accesso ai finanziamenti e l’inclusione sociale; attuare politiche digital first per le interazioni tra autorità e startup e anche promuovere la creazione rapida di startup e un loro ingresso agevole nel mercato. Per esempio, specifica la Commissione europea, attraverso la costituzione di una nuova società entro un giorno. Non resta che aspettare per verificare la capacità di reazione del sistema notarile. 



[Fonte Wired.it]