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martedì, Gen 12

Startup, la pandemia non ha fermato la crescita delle italiane



Da Wired.it :

Aumentano il numero di scaleup, le imprese più mature, e i volumi di invesrimento, anche se inferiori rispetto al resto d’Europa

Gli incubatori aiutano le startup a crescere (Getty Images)
HGli incubatori aiutano le startup a crescere (Getty Images)

Un ecosistema in forte ritardo rispetto a paesi vicini, ma in crescita nonostante la pandemia da Covid-19, al contrario di quanto è accaduto nel resto d’Europa nel 2020: è quello delle scaleup italiane, le ex startup diventate “adulte” o le aziende tecnologiche in grado di raccogliere oltre un milione di dollari, tratteggiato dal report Tech Scaleup Italy 2020 di Mind the Bridge e Amazon Web Services. Un mondo che rappresenta il 3% delle scaleup presenti in Europa e vale l’1,4% dei finanziamenti raccolti dal settore nel Vecchio Continente.

L’Italia ospita 261 scaleup (settembre 2020), in aumento rispetto alle 228 di nove mesi prima (dicembre 2019), grazie anche all’ingresso di 375 milioni di dollari di nuovo capitale, cifra che da sola quasi pareggia l’intero 2019 (397 milioni di dollari). “La nostra stima è che l’Italia dovrebbe chiudere il 2020 con 680 milioni di dollari di nuovi finanziamenti e con circa 48 nuove scaleup, portando il totale a 276. Un anno record”, spiega Alberto Onetti, presidente di Mind the Bridge. L’aumento sarebbe così del 20%. “I dati preliminari indicano una prevedibile tendenza al ribasso in Europa in termini di nuove scaleup, circa -25%, nonché di capitale raccolto, -20% anno su anno. Eppure l’Italia delle scaleup cresce e produce fatturato e occupazione”, ribadisce Onetti.

Il Paese è decimo in Europa, secondo i dati di fine 2019: Regno Unito, Francia e Germania guidano la classifica con 2.661, 1085 e 797 scaleup. Un’idea delle dimensioni la danno anche i finanziamenti, 2,7 miliardi di dollari raccolti cumulativamente (a settembre 2020), l’equivalente dello 0,1% del Pil, molto al di sotto della media europea (0,73%), un dato inferiore anche rispetto ai vicini dell’Europa meridionale: Spagna (0,35%), Portogallo (0,25%), Grecia (0,13%).

Ad ogni modo, il 60% delle scaleup italiane ha registrato un aumento di ricavi e organico per tutto l’anno scorso e una su cinque ha raccolto nuovi fondi nei primi nove mesi, secondo il report. L’87% del capitale raccolto nel 2020 proviene da fondi venture capital e il 12% da quotazioni sul mercato azionario (la media europea è 14%). In genere si quotano sulle borse nazionali: 21 scaleup (78% del totale) sono su Aim e una (Yoox) sul mercato principale.

Negli ultimi anni, circa 86 milioni di dollari di investimenti (3,6% del totale) sono stati partecipati da fondi di venture capital sostenuti pubblicamente. Più della metà è stato investito quest’anno, principalmente attraverso i nuovi veicoli di partecipazione di Cassa depositi e prestiti. Nel 2019 l’intero sistema aveva fatturato 2,2 miliardi di dollari, occupando circa 13mila persone. La media dei ricavi è 1,6 milioni di euro all’anno, l’età media è 7,5 anni,

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[Fonte Wired.it]