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venerdì, Dic 10

Startup, Tencent è l’asso pigliatutto negli investimenti della Cina in quelle europee



Da Wired.it :

Il metaverso, ossia un mondo digitale e immersivo basato sulla realtà virtuale, è il nuovo Eldorado dei colossi della tecnologia. Facebook ci crede così tanto che al metaverso ha ispirato il nome della sua holding, Meta. E da Microsoft a Epic Games, l’industria dei software e quella del gaming stanno convergendo su quella che potrebbe essere la nuova frontiera di intrattenimento, lavoro e acquisti. La Cina non sta a guardare. Anzi, come ricorda il Manifesto, dal 2020 nel Dragone si conoscono le intenzioni di Tencent per il metaverso. A settembre, si legge, ha depositato almeno 100 marchi con la parola metaverso e Alibaba, il colosso cinese dell’ecommerce, la sta seguendo a ruota. Secondo Anjiani Bastianpillai, specialista della banca di investimenti Pictet asset management, entro il 2025 il mercato della realtà aumentata e virtuale crescerà a tassi di +40%/50% ogni anno.

Tra le altre operazioni censite dal database di Wired, c’è la fiche di Bilibili, piattaforma cinese per condividere video e fumetti, sulla finlandese Yahaha (nel settore dei videogiochi), e quella del gigante degli smartphone Xiaomi sulla startup tedesca di robotica Agile robots. Tencent si è anche mossa in ambito biotech. È entrata nell’inglese Bitbio, che con i 103 milioni di dollari ricevuti a novembre punta ad avviare la sperimentazione clinica della sua tecnologia di manipolazione delle cellule staminali. 

A bordo è salito anche il fondo di Hangzhou Puhua Capital, che in due anni si è inserito in tre startup britanniche del mondo sanitario: oltre a Bitbio, Quanta, che si occupa di innovazioni per la dialisi, e Congenica, che lavora sull’analisi del dna a supporto di decisioni mediche.

Nel complesso, Regno Unito, Germania, Francia e Paesi nordici sono le quattro aree in cui gli investitori cinesi hanno messo a segno più operazioni (vedi i dati). Le occasioni non mancano: secondo The Economist l’Europa sta vivendo una seconda primavera nel lancio di imprese innovative, tanto da attirare l’attenzione dei fondi statunitensi. L’Unione sta cercando di fare quadrato a sua volta. Il Consiglio europeo dell’innovazione (un veicolo di investimento e sostegno all’innovazione patrocinato dalla Commissione) ha dichiarato a fine novembre di aver mobilitato con il suo fondi nei primi sei mesi dell’anno 600 milioni di euro verso 137 aziende, molte delle quali piccole e medie imprese, in tecnologie dirompenti dal cloud al biotech. 

La Cina, tuttavia, non sembra intenzionata a rallentare i suoi investimenti. E molto di quel che avverrà nel 2022 dipenderà anche dalla linea che Bruxelles vorrà adottare nei confronti di Pechino. Come ricorda il centro studi Mercator Institute for China studies (Merics) di Berlino, “l’Unione ha fatto enormi passi in avanti nel sviluppare una risposta più chiara alle sfide poste dalla Cina. Il lavoro è lungi dall’essere completato, ma la presidenza francese del Consiglio sembra intenzionata a rafforzare gli sforzi in questa direzione”, così come il nuovo governo che sta per insediarsi in Germania. Proprio uno dei paesi dove le startup hanno ricevuto più fondi dalla Cina.

[Questo pezzo è il secondo di una serie di periodici aggiornamenti degli investimenti cinesi in startup europee. Potete contribuire segnalando le operazioni attraverso i canali social e di redazione o attraverso WiredLeaks se avete materiale sensibile da sottoporre alla nostra attenzione]



[Fonte Wired.it]