Seleziona una pagina
mercoledì, Ago 26

Stati Uniti, come funzionano le convention dei partiti



Da Wired.it :

In vista del voto di novembre, si celebrano i congressi di Democratici e Repubblicani. Trump ha usato le sue prerogative presidenziali a scopo elettorale

(Foto: Drew Angerer/Getty Images)

L’enorme diffusione che il coronavirus sta avendo negli Stati Uniti non ha bloccato uno degli eventi più importanti della vita politica americana: le convention del Partito democratico e di quello repubblicano in vista delle elezioni presidenziali di novembre. La prima si è già tenuta, dal 17 al 20 agosto, la seconda è ancora in corso e si concluderà il 27 agosto. Anche se in un formato diverso da quello tradizionale a causa alla pandemia – gli abituali palazzetti traboccanti di sostenitori e giornalisti, almeno per quest’anno, sono stati sostituiti da una sorta di programma televisivo in cui si susseguono interventi dal vivo o registrati – entrambe le kermesse hanno rispettato la normale liturgia: eleggere formalmente i candidati alla presidenza e presentare, attraverso discorsi politici e contributi di supporter o personalità politiche di alto profilo, il programma elettorale in vista delle elezioni di novembre. Negli anni, però, la convention si è delineata sempre più come uno show televisivo, ma non ha mai persa il suo aspetto rituale e la sua importanza.

Che cos’è e come funziona una convention?

In poche parole, si tratta un congresso organizzato ogni quattro anni da repubblicani e democratici. La prima a svolgersi è quella del partito all’opposizione, a cui segue della del partito del presidente in carica. Formalmente ha lo scopo di eleggere il candidato alle elezioni presidenziali, scrivere e presentare il programma elettorale e rivedere alcune norme interne di funzionamento del partito. A questo si aggiunge un fattore chiave: è uno dei pochi momenti nella consuetudine politica americana in cui i partiti incontrano direttamente i propri elettori. È fondamentale, quindi, dare un’immagine convincente di sé che enfatizzi sicurezza e unità. Durano quattro giorni e ogni intervento, video messaggio, musiche o allestimento è curato nei minimi dettagli proprio per raggiungere quest’obiettivo.

Il programma dei lavori, di solito, si articola in questo modo: la mattina e il pomeriggio ci sono manifestazioni, incontri e riunioni tematiche, mentre la sera si tengono gli interventi di personalità di spicco di ciascun partito. Uno dei primi tre giorni si procede, inoltre, all’elezione ufficiale del candidato alla presidenza: sono chiamate a votare le delegazioni di ciascun stato che, in ordine alfabetico, esprimono la propria preferenza in base al risultato delle primarie. Quest’anno il coronavirus ha cambiato molto della consueta organizzazione: tutto è concentrato in poche ore (3 o 4 per giornata) e anche il voto dei delegati si è svolto a distanza. Per esempio, durante la convention dei democratici, ogni delegato ha parlato davanti a un monumento rappresentativo del proprio stato.

Le convention servono anche a capire in che modo si delineerà il partito nel futuro. Molto spesso sono chiamati a intervenire i politici più promettenti per ciascun schieramento, come successe a Barack Obama. Nel 2004, ha pronunciato il famoso keynote address (il discorso riservato appunto alle future promesse) che, di fatto, ha lanciato la sua candidatura quattro anni più tardi.

Quelle di quest’anno hanno fatto già registrare un paio di momenti interessanti: come il discorso di Barack Obama che ha apertamente parlato di “possibile pericolo per la tenuta democratica del paese” in caso di rielezione di Donald Trump o la strategia dell’ex tycoon che sta sfruttando le sue prerogative presidenziali a scopo elettorale. Nella seconda giornata di convention ha concesso la grazia a un uomo e conferito la cittadinanza ad altre cinque persone. Inoltre il discorso della first lady Melania Trump si è tenuto alla Casa Bianca ed è intervenuto anche il segretario di Stato, Mike Pompeo. Tutte vicende mai accadute prime in un contesto simile.

 

 

Potrebbe interessarti anche





[Fonte Wired.it]