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martedì, Ago 18

Stati Uniti vs Cina, ora Trump vuole muovere guerra ad Alibaba



Da Wired.it :

Il presidente americano Trump è pronto a nuove restrizioni contro altre aziende tecnologiche cinesi. Tra queste anche il gigante dell’ecommerce Alibaba.

(Photo by Doug Mills-Pool/Getty Images)

Il prossimo bersaglio della guerra dichiarata da Washington contro le aziende tecnologiche cinesi potrebbe essere il colosso asiatico dell’ecommerce Alibaba. Dopo la messa al bando dell’app di condivisione video TikTok e del social WeChat negli Stati Uniti, secondo quanto si legge su Reuters il presidente americano Donald Trump ha dichiarato in una conferenza stampa di voler avviare delle azioni anche contro altre aziende tecnologiche del Dragone.

Le ragioni di una possibile messa al bando delle operazioni di Alibaba nel paese sono sempre le stesse, ovvero i presunti rischi che le aziende cinesi che lavorano sul web possono rappresentare per la sicurezza nazionale americana secondo il presidente Trump e il suo staff. Questo ha portato, negli ultimi anni, l’amministrazione a schierarsi contro le principali aziende tecnologiche cinesi a partire da Huawei e dalla sua rete 5G.

Il principale concorrente mondiale di Amazon, quotato sulla piazza di Wall Street nel 2014 con una offerta pubblica iniziale (Ipo) record capace di raccogliere quasi 25 miliardi di dollari, è oggi un’azienda che ha chiuso il 2019 con oltre 72 miliardi di dollari di fatturato in tutto il mondo. Negli Stati Uniti, inoltre, dove l’azienda conta circa un terzo dei suoi utenti business to business (b2b), dall’anno scorso Alibaba ha anche aperto il proprio marketplace ai venditori americani, entrando in diretta competizione con Amazon anche in casa.

Contestualmente alle nuove dichiarazioni su altre possibili aziende che potrebbero essere colpite, l’inquilino della Casa Bianca ha anche esteso a novanta giorni il termine dato a ByteDance per vendere le attività di TikTok negli Stati Uniti, a seguito dell’ordine esecutivo contro la piattaforma emesso a inizio agosto.

In linea generale, a preoccupare Washington sembra essere soprattutto la gestione e l’accumulo di dati sensibili di cittadini americani da parte di app e piattaforme sviluppate dalla Cina, che secondo il segretario di stato Mike Pompeo sono da considerare “inaffidabili” perché troppo legate al governo di Pechino.

Le dichiarazioni di Washington e l’inasprirsi delle posizioni contro le aziende tecnologiche cinesi sono probabilmente parte della campagna elettorale di Trump, ma la discussa decisione presa su TikTok rischia di ritorcersi contro di lui e ha già suscitato la reazione di alcuni dei dipendenti americani della piattaforma, che stanno considerando la possibilità di fare causa all’amministrazione perché vedono minacciato il proprio diritto allo stipendio a causa delle restrizioni imposte.

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[Fonte Wired.it]