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giovedì, Nov 03

Stop all’estrazione del petrolio offshore, ecco quale impatto avrebbe sul Pianeta

da Hardware Upgrade :

Un terzo del petrolio e del gas in circolazione deriva da operazioni di estrazioni offshore, un processo che genera emissioni di CO2 in ogni sua fase (estrazione, raffinazione, trasporto); Oceana, agenzia non profit per la protezione degli oceani, ha stilato un documento con oggetto l’impatto che avrebbe sul Pianeta l’abbandono delle perforazioni al largo delle coste e la graduale riduzione di consumo dei combustibili fossili.

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Passare ad alternative green comporterebbe una riduzione di emissioni di carbonio di 6,3 miliardi di tonnellate annuali entro il 2050, l’equivalente di 1,4 miliardi di auto su strada.

L’estrazione di petrolio è un settore quasi di nicchia che vede solo 10 paesi – Norvegia, Brasile, Stati Uniti, Messico, Regno Unito, Angola, Arabia Saudita, Qatar, Iran Emirati Arabi Uniti – gestire il 64% di tutta la produzione. La Norvegia è stata la prima nazione ad investire, in patria, nella mobilità sostenibile e ad oggi ha una percentuale di ev su strada che sfiora il 90%.

Anche gli Stati Uniti stanno investendo considerevolmente nell’adozione di veicoli elettrici, oltre che nella produzione sia delle vetture, sia della batterie, sul territorio nazionale.

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Del Medio Oriente e dei suoi progetti nel settore delle tecnologie green abbiamo recentemente parlato in questo articolo.

La dottoressa Kathryn Matthews, capo scienziata di Oceana, ha dichiarato: “Fermare l’espansione delle perforazioni offshore ha il potenziale per ridurre le emissioni più di qualsiasi altra soluzione oceanica.È inconfutabile che la crisi climatica sia qui, ora, e colpisce tutti noi attraverso uragani, inondazioni, incendi, siccità e ondate di calore sempre più frequenti e intense. Questo rapporto chiarisce che le soluzioni oceaniche sono soluzioni climatiche. Se vogliamo seriamente prevenire i cambiamenti climatici catastrofici, il nostro oceano è un ottimo punto di partenza.”

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Le perforazioni offshore sono anche una delle principali cause di inquinamento degli oceani; anche senza considerare gli incendi e le perdite accidentali di petrolio, la normale attività di estrazione danneggia gravemente la vita marina, gli ecosistemi costieri e le economie locali con effetti su larga scala.



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