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lunedì, Dic 16

Stop alla collaborazione tra Google e i partner turchi


Nel fine settimana Google ha reso noto ai suoi partner con base in Turchia che non potrà continuare a collaborare con loro sui nuovi smartphone Android commercializzati nel paese. Niente più licenze per Google Mobile Services e, forse, niente più update per i modelli già in circolazione. Questo per via di quanto stabilito dall’autorità locale sulla concorrenza: i cambiamenti apportati da bigG ai contratti siglati sono stati ritenuti inaccettabili.

Google, la Turchia, Android e Yandex

Da TCA (Turkish Competition Authority) è stata inflitta anche una sanzione dal valore equivalente a 15,61 milioni di euro per aver violato nel settembre 2018 la normativa riguardante la vendita di software destinati ai dispositivi mobile. All’epoca al gruppo di Mountain View furono concessi sei mesi per correggere la pratica ritenuta scorretta. Tra le richieste effettuate anche la possibilità di modificare il motore di ricerca predefinito.

La decisione finale dell’autorità turca è giunta il 7 novembre (definendo inadeguate le correzioni introdotte) e oggi, a oltre un mese di distanza, Google comunica la decisione presa ai propri partner. Avrà ora a disposizione 60 giorni per ricorrere in appello. Di seguito la breve dichiarazione affidata alla stampa internazionale che riportiamo in forma tradotta.

Abbiamo informato i nostri partner business che non saremo in grado di collaborare con loro sui nuovi smartphone Android lanciati nel mercato turco. I clienti saranno in grado di acquistare i modelli esistenti e potranno utilizzare sia i dispositivi sia le applicazioni in modo normale. Gli altri servizi di Google non saranno interessati.

Il gruppo di Mountain View sottolinea inoltre di essere al lavoro con TCA per trovare una soluzione. Della partita anche la russa Yandex, direttamente interessata a consentire agli utenti di selezionare liberamente a quale piattaforma affidarsi per la ricerca delle informazioni online.



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