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martedì, Ott 11

Stretto un accordo globale sulle emissioni dell’aviazione: net-zero nel 2050

da Hardware Upgrade :

L’Icao, l’agenzia dell’Onu che regola l’aviazione civile, ha stabilito una roadmap per la riduzione e la compensazione delle emissioni legate all’aviazione e la sua strategia ha mostrato subito le proprie debolezze; non è legalmente vincolante e non propone misure effettivamente stringenti per il settore di riferimento.

Il piano proposto dall’agenzia, denominato LTAG, acronimo per “long-term aspirational goal”, secondo alcuni denota chiaramente che l’iniziativa dell’Icao sia da prendere più come un suggerimento su un obbiettivo da raggiungere, piuttosto che come una vera e propria tabella di marcia. Il documento invita i singoli Stati membri a proporre incentivi per la produzione di combustibili sostenibili per l’aviazione (SAF) e di carburanti per l’aviazione a basse emissioni di carbonio (LCAF), suggerendo di promuovere leggi che permettano di utilizzare esclusivamente SAF per i voli e a certificare come valide nuove materie prime per la produzione di combustibili sostenibili. A questo si affianca l’accordo sull’implementazione dello schema CORSIA per l’offsetting delle emissioni dell’aviazione.

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Il LTAG entrerà in vigore nel 2024 su base volontaria, per poi essere obbligatorio dal 2027; l’Icao ha inoltre stabilito il 2019 come riferimento per computare i volumi emissivi, fissando il tetto massimo di emissioni all’85% di quelle emesse quell’anno.

La soluzione riguarda un settore che produce il 2,5% delle emissioni globali; una percentuale che può sembrare trascurabile ma che ha un impatto sul clima molto ampio se si tiene conto anche dell’altitudine dei voli e che non convince le ong ambientaliste.

“Non bisogna lasciarsi ingannare dai risultati di questa assemblea. Questo non risolverà il problema dell’aviazione”, ha dichiarato Jo Dardenne di Transport & Environment. “L’unico modo per risolverlo è smettere di bruciare cherosene e per ottenere questo obbiettivo è necessario rendere le sue alternative economicamente più vantaggiose.”


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