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martedì, Mag 09

Studenti universitari, dal 2019 abbiamo perso 3mila posti letto | Wired Italia



Da Wired.it :

Si allarga la protesta degli studenti universitari contro il affitti. Ilaria Lamera, la studentessa fuorisede di Ingegneria ambientale al Politecnico di Milano che dal 2 maggio si è accampata con una tenda in piazza Leonardo da Vinci è stata raggiunta infatti da una ventina di colleghi, che ne hanno piantate altre undici. E una protesta simile è stata organizzata anche a Roma, alla Sapienza. Gli studenti stanno mettendo in atto la propria protesta contro il caro affitti, un problema che gli universitari italiani sentono particolarmente dallo scorso autunno, a causa delle conseguenze del ritorno massiccio in presenza dopo il periodo della pandemia e dell’inflazione.

L’escalation degli ultimi mesi è però solo l’ultima impennata di una tendenza al rialzo che già da tempo aveva catturato l’attenzione delle istituzioni, se è vero che con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) si è deciso di destinare ben 960 milioni di euro all’housing universitario, con l’obiettivo di realizzare entro il 30 giugno 2026 circa 60mila posti letto in più rispetto a quelli esistenti, come riporta Il Sole 24 Ore.

Il progetto

In particolare, un primo intervento da 300 milioni già realizzato ha permesso di creare, all’inizio del 2023, 8.581 nuovi posti letto, di cui 7.524 sono già peraltro stati assegnati a universitari. Di questi, 2.173 sono stati realizzati da enti di diritto allo studio universitario (Dsu) o direttamente dalle università e quindi assegnati secondo graduatorie regionali. Altri 5.840 posti sono invece arrivati grazie all’impegno di altri soggetti che si occupano di ospitalità studentesca, come per esempio collegi di merito e fondazioni.

Gli altri 660 milioni permetteranno invece di realizzare ulteriori 52.500 posti letto grazie all’intervento dei privati, reso necessario dalle scadenze del Pnrr: il solo settore pubblico non sarebbe infatti capace di sobbarcarsi l’intero impegno in tempo.

Al netto del piano, a scandire i tempi per la realizzazione di questi progetti ci sono i numeri. Secondo l’ultimo report sul diritto allo studio universitario del ministero dell’Università e della ricerca, che risale a metà aprile, a inizio novembre 2022 erano poco più di 40mila i posti letto nelle residenze gestite dagli enti preposti. Il 7,1% in meno rispetto al 2021, circa 3.000 in meno rispetto all’epoca pre-Covid. La pandemia ha infatti obbligato la trasformazione di alcune stanze da doppie a singole, generando una perdita di posti letto che non è ancora stata recuperata.

Un quadro complicato dall’aumento degli affitti nel settore privato causato dallo shock economico successivo all’invasione russa in Ucraina. Ad agosto 2022, secondo uno studio di Immobiliare.it, i prezzi delle locazioni erano aumentati in media dell’11%. E nel frattempo non sono assolutamente scesi.



[Fonte Wired.it]