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venerdì, Mar 03

Superbonus 110%, ma alla fine qual è stato l’impatto sui conti dello Stato?



Da Wired.it :

Il superbonus 110% ha fatto crescere il rapporto deficit/Pil 2022. Ed ha costretto a rivedere nella stessa direzione anche quello dei due anni precedenti. Lo afferma Istat nella sua nota dedicata al Pil e all’indebitamento delle pubbliche amministrazioni per il 2022. Documento che ha riacceso la discussione intorno all’incentivo fiscale voluto dal secondo governo dell’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte per rilanciare l’edilizia dopo la pandemia.

Intanto, i numeri. Il rapporto deficit/Pil per il 2022 si è attestato all’8%. Un valore, spiega Istat, minore rispetto al 9% del 2021, ma superiore al 5,6% previsto dalla nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Nadef). Il responsabile è appunto il superbonus 110%. O meglio, le nuove modalità con cui viene contabilizzato.

Cosa è cambiato

Il testo integrale della nota diffusa dall’Istituto nazionale di statistica permette di comprendere cosa significhi. La questione è legata alle modifiche al Manual on government deficit and debt, una sorta di libretto di istruzioni per la gestione dei bilanci pubblici all’interno dell’Unione europea. Modifiche che hanno impattato anche la contabilizzazione dei bonus edilizi.

Senza addentrarsi troppo nei dettagli tecnici, il problema è legato al fatto che con le vecchie regole l’impatto dei 71,7 miliardi di euro legati al superbonus 110% poteva essere spalmato su più bilanci, in base all’effettiva riscossione del credito. Con le nuove regole, invece, non può più essere conteggiato come minore entrata tributaria, ma deve essere considerato come una maggiore spesa. E quindi entra nel bilancio nell’esercizio in cui viene riconosciuto. Per questo ha avuto un impatto sul rapporto deficit/Pil.

Non è tutto. Il cambiamento riguarda anche il 2020 e il 2021, annate per le quali Istat ha rivisto al rialzo il rapporto deficit/Pil rispettivamente per 0,2 e 1,8 punti percentuali. Per quanto riguarda il 2023, il superbonus 110% impatterà per almeno 3 miliardi, cifra pari al costo per lo Stato dei lavori ammessi a detrazione nel mese di gennaio. A questi bisognerà aggiungere quelli relativi al mese di febbraio. Dopodiché lo stop imposto dal governo al mercato dei crediti ha di fatto posto una pietra tombale su questa misura.

I risparmi e il rilancio

Quelli meramente contabili, però, non sono gli unici modi in cui il superbonus 110% impatta sui conti dello Stato: c’è anche il tema delle spese in conto capitale. Per provare a capirlo, è utile partire da un numero. Anzi, una percentuale: -1,3%. Di tanto nel 2022 si sono ridotte le uscite in conto capitale, quella voce di bilancio in cui è conteggiato il superbonus 110%. In numeri assoluti, si tratta di un risparmio 1,8 miliardi di euro. Il che, di per sé, non è necessariamente una buona notizia, nel senso che tra le spese in conto capitale rientrano anche gli investimenti. Che in effetti nel 2022 si sono ridotti, afferma sempre Istat, dell’1,1%.



[Fonte Wired.it]