Il supercomputer Fugaku si trova presso il Riken Center for Computational Science in Giappone. Inaugurato nel 2020, secondo l’ultima classifica raggiunge una potenza massima di 442 petaflops al secondo e registra un consumo elettrico di 29.899 kW. Utilizza 7,6 milioni di core distribuiti in 158.976 cpu interconnesse. I ricercatori hanno impiegato Fugaku per modellare proteine legate allo studio del Covid-19, simulare terremoti e tsunami, addestrare sistemi AI. Ma Fugaku è anche l’autore di una delle rappresentazioni più dettagliate della corteccia cerebrale mai realizzate.
6. Hpc6 (Italia)
Hpc6 è il supercomputer di Eni. Il sistema raggiunge un picco di 477,9 petaflops al secondo, con operazioni distribuite su 3,1 milioni di core. Il suo consumo energetico è di 8.461 kW. HPC6 viene impiegato per l’esplorazione di risorse energetiche, l’ottimizzazione dei biocarburanti e la ricerca sulla fusione nucleare.
5. Eagle (Stati Uniti)
Il supercomputer di Microsoft, Eagle, ha debuttato nel 2023. Stando agli ultimi dati ha raggiunto una potenza massima di 561 petaflops al secondo. La sua peculiarità è che si tratta di un supercomputer virtuale, creato da diversi data center Microsoft collegati tramite il servizio cloud dell’azienda. La potenza è scalabile e aumenta con l’aggiunta di nuovi cluster di server. Eagle è stato utilizzato per addestrare modelli di intelligenza artificiale come Gpt, ma è destinato soprattutto alle applicazioni commerciali.





