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giovedì, Set 19

Svelati Huawei Mate 30 e Mate 30 Pro, ecco tutti i dettagli


Il colosso cinese lancia il suo top di gamma: design innovativo e fotocamere top

Monaco di Baviera – È il primo smartphone dopo lo tsunami del “bando” firmato da Trump che la scorsa estate ha di fatto impedito a Huawei di avere rapporti commerciali con le aziende americane. La serie Mate 30 rappresenta quindi, idealmente, un nuovo inizio dal futuro incerto per il colosso cinese. Tecnicamente i prodotti mantengono inalterate le prerogative di dispositivi di fascia alta, potenti e con il reparto fotografico ai vertici di categoria, ma il punto di domanda ruota intorno al sistema operativo.

I Mate 30 monteranno infatti la versione open source di Android, perfetta per gestire al meglio tutte le funzioni del telefono ma con una limitazione per nulla banale, gli utenti non si troveranno infatti installate le principali applicazioni del mondo Google: Chrome, Gmail, YouTube, Maps, ecc. Nessuna menzione è stata fatta dal numero uno di Huawei Richard Yu su come e dove gli utenti potranno trovare queste applicazioni e neppure cosa ci sarà nell’App Gallery, lo store proprietario. Una mancanza di informazioni che alimenterà purtroppo voce speculative a discapito del brand cinese.

Ma la notizia, importante, è comunque una: gli utenti Huawei (oltre 390 milioni nel mondo), continueranno a usare Android e non Harmony, il sistema operativo fatto in casa dall’azienda di Shenzhen. Ovviamente stiamo parlando di oggi, la situazione infatti è in pieno divenire.

Tornando invece ai prodotti, come al solito Huawei ha calato un tris d’assi, la versione base del Mate 30, la versione Pro (disponibile anche in versione 5G) e il collaudato modello esclusivo firmato da Porsche Design. Gli elementi distintivi si notano però nella versione più conosciuta e amata ovvero il Mate 30 Pro caratterizzato da un display oled Horizon da 6,53 pollici con i bordi arrotondati lateralmente fino a 88 gradi, che azzera le cornici, rimaste sono sopra e sotto anche se davvero mininal. Il display raggiunge una risoluzione massima di 2400×1175 pixel con il 29% di emissioni di luce blu in meno.

Meno appealing è la presenza del notch frontale e la scelta estetica del medaglione posteriore che contiene come sempre 4 camere e che vorrebbe richiamare visivamente l’ottica di una Leica professionale. Nulla da eccepire invece sulle specifiche tecniche dedicate alle immagini, stiamo infatti parlando una fotocamera cinematografica da 40 MP, una SuperSensing Camera sempre da 40 MP, una da 8 MP per il tele e la collaudata presenza del sensore di profondità ToF.

In modo più specifico la Cine Camera dispone di un sensore più grande da 1/1.54 pollici capace di assicurare ben 51200 ISO nelle riprese video che ora supportano il 4K a 60 fotogrammi al secondo. L’accento alle riprese in movimento, che è il nuovo trend di Huawei, si sostanzia anche con la possibilità di realizzare filmati ultra wide anche in condizioni di scarsa illuminazione e time-lapse molto efficaci.

Tra i plus merita una menzione anche il super slow motion a 7680 fotogrammi al secondo. I fotografi invece apprezzeranno il secondo sensore SuperSensing in grado di catturare il 40% di luce in più rispetto ai sensori rgb che porta la sensibilità finale a un ragguardevole traguardo di 409.600 ISO.

Il teleobiettivo invece può fare affidamento su uno zoom ottico 3X, che sale a 5X nella versione ibrida e a 30X per lo zoom digitale come già visto sul Huawei P30 da cui è stato mutuato anche il sistema di ottimizzazione integrato ottico ed elettronico OIS + AIS.

Tra gli elementi nuovi c’è l’approdo definitivo del 5G sui modelli top di gamma Mate Pro e Porsche RS, ben supportato del chipset Kirin 990 5G Soc e soprattutto dalla presenza di ben 14 antenne dedicate, che arrivano a 21 considerando quelle per il 4G, il 3G e il 2G, oltre a wifi, bt, gps e nfc. Una buona notizia riguarda anche la capienza delle batterie che crescono in modo interessante arrivando a 4500 mAh sul Pro e 4200 sul fratello minore.  È presente anche il supporto alla ricarica via cavo da 40 watt e a 27 watt per quella wireless.

Tra le curiosità c’è anche la nuova funzione che nasconde le notifiche se a guardare lo schermo si inseriscono “occhi” indiscreti e la funzione side-touch interaction, ovvero la possibilità di avere i comandi del controllo volume presenti virtualmente sul display, facilmente posizionabili sia a destra sia a sinistra dello schermo, una soluzione ideale per i mancini. Con la stessa modalità è possibile posizionare un tasto “virtuale” ovunque nel display per scattare le immagini fotografiche.

In occasione del lancio della serie Mate 30, Richard Yu ha annunciato anche la disponibilità del nuovo smart Watch GT2 e della tv firmata da Huawei, schermi che però al momento saranno disponibili solo in Cina. Vision, questo il nome scelto per i televisori del gigante cinese, sono caratterizzati da un sistema audio con 10 speaker e una camera a scomparsa per effettuare video call e altre operazioni basate sull’intelligenza artificiale.

Non è nota ancora la data dell’arrivo in Italia del Mate 30, comunque entro la fine dell’anno con questi prezzi: si parte da 799 euro (8+128GB), 1099 euro per il Pro (8+256GB), 1199 euro per il Pro 5G (8+256GB) e lo stellare costo del Porsche RS che ha un cartellino di 2095 euro (12+512GB). Il Watch GT 2 sul mercato a ottobre ha invece un costo di 229 euro per la versione da 42mm e 249 euro per quella da 46 millimetri.

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