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giovedì, Ott 15

Swatch, arriva anche in Italia SwatchPay per i pagamenti digitali



Da Wired.it :

Il nuovo prodotto della casa svizzera si chiama SwatchPay. Attraverso la tecnologia nfc consente di pagare contactless avvicinando l’orologio al pos

SwatchPay (crediti: Swatch)

Per commentare SwatchPay, ultimo arrivato in casa Swatch, c’è da scomodare l’ultracitato passaggio del Gattopardo: “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”. Ma è proprio così: appare in tutto e per tutto uno Swatch dall’inconfondibile livrea e logo, il caro vecchio orologio che tutti conosciamo, eppure permette di fare pagamenti digitali. Lo si collega tramite app alla carta di credito o di debito e come un qualsiasi smartwatch, abilita transazioni di denaro.

SwatchPay retro (crediti: Swatch)

Come funziona

A tutti gli effetti SwatchPay è una carta di pagamento contactless al polso. Nascosto dietro alla cassa dell’orologio c’è un chip radio nfc (near field communication) integrato. Si avvicina il quadrante al pos e si inserisce il pin solo per pagamenti superiori a 25 euro, come accade normalmente.

Non è necessario ricaricare l’orologio di Swatch come avviene per smartphone o smartwatch tradizionali. L’energia necessaria per l’operazione viene fornita dal terminale. L’orologio può essere utilizzato per il pagamento senza preoccuparsi della batteria. Mentre l’associazione di una carta di pagamento avviene in qualunque negozio del marchio: si scarica l’app e con pochi passaggi si è operativi. Allo stesso modo è possibile dissociare l’orologio dalla carta. In ogni caso una stessa carta può essere collegata a più orologi ma non viceversa: l’orologio è per forza legato a un’unica carta. Il prezzo base del nuovo prodotto è di 85 euro (il prezzo base di uno Swatch tradizionale è di 65 euro, per dare un termine di paragone).

È bene sapere che per ora SwatchPay può essere attivato da clienti Intesa Sanpaolo che abbiano carte di credito, debito o prepagate del circuito Mastercard. Ma l’azienda ha comunicato che sta dialogando anche con altri istituti di credito per ampliare il suo bacino.

L’idea

La prima generazione di questi orologi è stata commercializzata in Cina nel 2018”, spiega Carlo Giordanetti, Swatch management: “Si trattava però di un modello legato unicamente a prepagate”. Poi, con una serie di novità, c’è stato l’approdo al mercato svizzero e da lì al resto dell’Europa: Germania, Austria, Olanda e ora l’Italia.“Il nostro obbiettivo è quello di portare ancora più facilità nel quotidiano, con un prodotto semplice da usare, con cui pagare senza avere con sé il telefono e il portafoglio”, aggiunge Giordanetti.

A oggi sono 15 i modelli disponibili per i pagamenti, tra cui Big Bold – giovanile e dalle dimensioni maggiori – e BioReloaded, che ha ripreso i primi modelli della casa sostituendo tutti i materiali convenzionali con materiali di origine biologica. Già a novembre ne usciranno altri tre.

SwatchPay Big Bold (crediti: Swatch)

Rivoluzione digitale

È questo un primo passo, ci dobbiamo aspettare che Swatch commercializzi in futuro un orologio completamente nuovo, digitale nel senso stretto del termine? “Non escludo che un domani possa arrivare – dice Giordanetti –. La missione del marchio è quella di mantenere un’innovazione Swiss made attraverso oggetti che nascono da un’idea di semplificazione. Per lanciare un orologio digitale di nuova generazione vorremmo avere un nostro sistema operativo proprietario, non vogliamo appoggiarci ad altri. E poi adesso i dipartimenti di ricerca e innovazione di Swatch sono concentrati anche su altri campi. La nostra linea BioReloaded utilizza plastiche biogenerate che hanno come base di partenza non il petrolio ma la pianta del ricino. Questa nuova plastica a poco a poco prenderà il posto di quella tradizionale con cui vengono creati i nostri prodotti”.

Per questo – conclude Giordanetti – stiamo lavorando anche sulla gamma di colori, che è nel nostro dna. Le plastiche biogenerate per ora si possono rendere solo in determinati colori, ma piano piano stiamo arrivando a coprire tutte le opzioni”.

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[Fonte Wired.it]