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martedì, Giu 16

Switch to Product 2020, c’è tempo fino al 30 giugno: grant per 1 milione



Da Wired.it :

Aperta la dodicesima edizione della piattaforma co-organizzata da Politecnico di Milano, PoliHub e Deloitte. Ecco come iscriversi

Quali opportunità si nascondono dietro una crisi? La risposta non è scontata. “Sorprendentemente, i dati di cui dispongo mostrano che lo scorso maggio in Italia si è registrato un leggero incremento delle domande di brevetto”. La notizia arriva da Renata Righetti, presidente di Bugnion, gruppo specializzato in tutela della proprietà intellettuale. Parole che giungono a margine dell’evento di presentazione di Switch2Product 2020, la piattaforma di trasferimento tecnologico messa a punto da Politecnico di Milano, PoliHub e Deloitte, e che rappresentano una ventata d’aria fresca.

Righetti invita a riflettere sul segnale positivo registrato in un momento difficile: “Parliamo del 16%. Cifre piccole, ma fortunatamente non c’è stata la flessione che pur era lecito attendersi”. E  anche tra i corridoi dell’ateneo meneghino, che da anni ha intrapreso con convinzione la strada del trasferimento tecnologico, si respira un cauto ottimismo. Sono ben 2.000, a oggi, i brevetti nel portafoglio di piazza Leonardo da Vinci: una realtà che recentemente si è confermata per il sesto anno consecutivo capofila tra  le università italiane nel Qs World Ranking 2021.

Grant per un milione di euro: deadline il 30 giugno

Il calcio d’inizio di Switch2Product, che quest’anno beneficia di grant per un valore totale di un milione di euro, è stato battuto nella cornice di un’aula magna completamente rivisitata per ottemperare alle restrizioni imposte dal Covid-19. La diretta streaming dell’evento, con la media partnership di Wired, è stata seguita da circa mille utenti.

A introdurre gli ospiti il rettore Ferruccio Resta. “I comportamenti cambieranno, e quando questo accade nascono nuove esigenze – ha affermato il docente, che da febbraio è alla testa di Crui, la conferenza dei rettori –. In questi mesi è nato nuovo modo di muoversi, fare turismo, lavorare, istruirsi, formarsi. E con esso nuove possibilità di rispondere con prodotti e servizi innovativi”.

Ma, nonostante le migliori intenzioni, tradurre le idee in imprese non è facile senza disporre di un patrimonio di credibilità e relazioni adeguato. Sono tante le startup che cadono nella zona grigia in cui l’università ha esaurito il proprio ruolo e i venture capital non sono ancora entrati in azione.

Per superare l’impasse non c’è una ricetta magica valida per tutti” ha sottolineato Andrea Sianesi, presidente di PoliHub, che assieme alla general manager Claudia Pingue ha illustrato le novità della dodicesima edizione. “Ma la storia ci insegna che molte grandi aziende sono nate proprio in momenti di crisi. Per sopravvivere ai primi tempi servono risorse economiche e un ecosistema che renda facile l’accesso alle competenze. Ma anche asset che consentano di testare le ideeEd è proprio in questa fase che vogliamo inserirci con iniziative come Switch to Product”.

Un processo di iscrizione semplice

Sono state 256 le candidature pervenute nel 2019: a un anno di distanza, si intravedono i primi risultati. Ben 12 le aziende nate dalla call, già in grado di raccogliere un milione di euro tra venture capital e business angel e offrire lavoro a 90 persone. Per il 2020 l’aspettativa è di replicare il successo.

Da sempre il tempo è una risorsa scarsa per le startup – spiega Pingue -. Ma a Switch2Product non chiediamo business plan strutturati, la presenza di piani di investimento né di un pitch collaudato. Per iscriversi bastano solo trenta minuti e tre informazioni: una breve descrizione del progetto, la conferma della presenza o meno di proprietà intellettuale e una overview del team, che deve includere docenti, ricercatori, studenti o alumni del Politecnico. Porte aperte anche al Mip (la business school dell’Ateneo, ndr) e alla Bocconi”.

Il futuro per le aziende iscritte si snoda tra formazione, mentorship e un percorso di accelerazione imprenditoriale che consente di testare le idee sul mercato per ottenere da subito una valutazione tecnica e di business”.

Saranno i partner di Switch2Product a garantire la qualità dell’approccio proposto. Nomi di primo piano come Joule, la scuola di Eni per l’impresa, Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore (braccio operativo di Fondazione Cariplo) e il supporto di Poli360, il fondo Venture Capital del Politecnico di Milano con una dotazione di 55 milioni di euro e l’obiettivo di investire il 70% delle risorse in progetti e spin off dell’ateneo meneghino.

Ci sarà anche Deloitte, partner dell’iniziativa. “In Italia gli investimenti pubblici in ricerca e sviluppo sono in calo costante dal 2013. Siamo allo 0,5% del pil contro una media europea dell’1,4% – ha ricordato Fabio Pompei, ceo della società di consulenza – Il settore privato non si discosta da queste cifre. Ed è paradossale, in un momento del genere. Certo, l’impatto della crisi non si è ancora manifestato pienamente, ma è indubbio che dal punto di vista finanziario produrrà delle scelte di contrazione generale degli investimenti, con il rischio che sia coinvolta anche la ricerca”.

Impact first

Tra i criteri di valutazione, oltre l’innovatività, l’accento sarà posto sull’impatto sociale, con attenzione alla circular economy e alle tecnologie legate alla lotta alla pandemia.

Le imprese a impatto sociale non possono essere aiutate a fare trasferimento tecnologico alla stessa maniera delle altre – ha sintetizzato Mario Calderini, professore ordinario di Social Innovation alla Business School del Politecnico – Sono, piuttosto, imprese che devono coniugare gli obiettivi sociali con delle redditività forse non in linea con quelle di mercato ordinarie, ma certamente soddisfacenti per un certo tipo di investitori”.

Un’economia a misura di uomo e di ambiente che gode di una legislazione favorevole, con startup a vocazione sociale e società benefit che fanno già parte dell’ordinamento; proprio nel caso delle società benefit, l’Italia è stato il primo paese nel mondo all’infuori degli Stati Uniti a introdurle. La call è aperta. Tutte le informazioni per iscriversi a Switch2Product 2020 sono disponibili sul sito ufficiale del progetto, assieme a un corredo di informazioni che ripercorrono la storia delle edizioni precedenti.

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[Fonte Wired.it]