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Temptation Island è ormai diventato un rito collettivo estivo come i Mondiali di calcio

da | Lug 3, 2025 | Tecnologia


Tutti sul divano, davanti alla tv pizza e birra, a casa o al mare: no, non vi siete persi i Mondiali di calcio. Anche perché al posto dell’Inno di Mameli, c’è Love The Way You Lie di Eminem e Rihanna: stiamo parlando di Temptation Island, programma tv che ormai da qualche anno si sta trasformando in qualcosa di molto simile a una partita della Nazionale. Non quella sbiadita degli ultimi tempi, ma quella squadra che teneva incollati davanti agli schermi milioni di spettatori mentre conquistava, partita dopo partita, la vittoria in Germania. Il docureality prodotto da Maria De Filippi per Mediaset che, da anni, incanta – nel vero senso della parola – il pubblico è ormai un fenomeno pop che si è radicato a livello sociale e antropologico nella nostra società. Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando: si tratta di un format in cui alcune coppie mettono alla prova le rispettive tentazioni in paradisiaci villaggi vacanza sul mare, mentre convivono separati per un paio di settimane. La difficoltà è resistere alle tentazioni di ragazze e ragazzi single dal fisico statuario, ma dall’italiano un po’ incerto. Dall’altra parte dei rispettivi villaggi, i fidanzati e le fidanzate vengono aggiornati con un bollettino puntualissimo che li informa su ogni respiro che fa il proprio partner: dal bagno in piscina, fino alle lamentele varie sul loro rapporto. Trash nudo e crudo, non c’è ombra di dubbio. Eppure, chiunque ne resta affascinato: anche i più insospettabili. Forse grazie a quel fascino ipnotico che porta a catalizzare l’attenzione perché fa provare nello spettatore quel mix di sensazioni tra il “voglio vedere come va a finire” e il “ma cosa diavolo sto guardando”, ma nel cortocircuito che riattiva il nostro voyeurismo latente c’è molto altro.

Uno specchio in cui fa paura specchiarsi

Uno dei motivi più forti che ci spinge a guardarlo? Forse il più brutale. Sì perché ogni volta che Filippo Bisciglia pronuncia la frase “Ho un video per te” che fa tremare i protagonisti, ci proietta davanti a un personalissimo vaso di Pandora che non abbiamo mai avuto il coraggio di aprire. Si tratta di uno specchio della famosa pancia del Paese, da cui spesso ci discostiamo, ma che sembra – in quel contesto -, spaventosamente più vicina di quello che pensiamo. Forse non nell’eloquio, ma verosimilmente nei fatti, nei gesti, nelle situazioni. Ed è la cosa che ci conferisce timore, adrenalina, e anche quel pizzico di ribrezzo anche per noi stessi. In ogni puntata è come rivedere la scena iniziale de La grande Bellezza, quando parte il remix di Far l’amore di Bob Sinclair in cui al contrasto della festa, emerge sempre più evidente il vuoto di noi stessi e delle nostre relazioni, producendo una sensazione straniante. A bilanciare questo specchio sociale, l’intrattenimento da serie tv: ogni storia viene raccontata con un montaggio incalzante, che lascia sempre la suspence del colpo di scena finale o rimanda al prossimo appuntamento. Un cocktail che funziona e che probabilmente anche per questo porta intere generazioni, da nord a sud, a lasciarsi ubriacare dai sentimenti degli altri.

Un rito collettivo che esorcizza

Se c’è qualcosa di più nazionalpopolare del calcio, infatti, sono proprio le corna. Alla fine di quello si parla, non giriamoci intorno. Il gossip funziona sempre, che si parli dei reali inglesi o che si tratti della vicina di casa. Ed è anche per questo che da qualche tempo il fenomeno esce dal piccolo schermo o dal pc e si trasla nei locali. Sì, avete capito bene. Nel giro degli ultimi anni, infatti, su TikTok, ma non solo, è possibile vedere diversi gestori di bar, lidi, ristoranti, pizzerie, chioschi e chi più ne ha, più ne metta, che trasmettono in diretta Temptation Island, offrendo addirittura menù speciali ai clienti per allietare la visione di tre-quattro ore di programma. Vi ricorda qualcosa? La Nazionale, esatto. Ed è proprio la trasformazione in un rito collettivo, che rende questo programma uno dei pochi ad avere tanto potenziale: succede sempre meno, infatti, di radunarsi davanti alla tv. Forse solo per i Festival di Sanremo degli ultimi anni. Ma potrebbe esserci anche un risvolto psicologico in questa tendenza che va oltre il semplice divertimento o lo svago di una sera. Non avrà lo stesso valore di una seduta di terapia, certo, ma il desiderio di riunirsi per vedere come finisce quella storia in cui ci rivediamo, potrebbe essere anche un modo per alleviare qualche timore su noi stessi, per ascoltare un parere che non ci sentiamo di chiedere per non esporci troppo. O semplicemente riderci sopra, sentendoci un po’ meno ridicoli dei protagonisti stessi.

I numeri degli ultimi anni

I dati degli ascolti del programma di Filippo Bisciglia sono la conferma di un fenomeno crescente che, negli anni, non è andato spegnendosi pur restando sempre più o meno fedele a se stesso e al format con cui venne trasmesso per la prima volta nel 2005 con il nome di “Vero amore”. Nelle sue 14 edizioni, infatti, il muro dei tre milioni di spettatori – decisamente molti per un programma che va in onda nei mesi più caldi dell’anno – è stato sempre superato. Non solo, l’edizione estiva dello scorso anno ha registrato la migliore media in termini di share di sempre, sfiorando il 30%: per fare un paragone, la partita del Mondiale per club tra Inter e Fluminense trasmessa da Canale 5 lunedì 30 giugno si è fermata al 24,6%. Un successo che, invece, va in controtendenza con la situazione legata al mondo degli altri reality: anche titoli molto forti e consolidati negli anni, come “Grande Fratello” o “L’Isola dei famosi”, stanno vivendo una fase di stanca in termini di ascolti, mentre le nuove proposte, come il nuovo “The Couple”, o la riproposizione di un format storico come “La Talpa” non hanno convinto. Anzi, sono stati chiusi in fretta e furia prima del termine previsto.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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