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martedì, Dic 17

Terna, come usare i dati per gestire il futuro dell’energia


Terna apre a Pero (Milano) un Innovation Hub, un laboratorio in cui i dati saranno utilizzati per elaborare algoritmi che migliorino la gestione della rete elettrica

Image by Michael Schwarzenberger from Pixabay

Usare i dati per guidare la transizione energetica. Elaborare cioè modelli capaci di prevedere i picchi sia di consumo che di produzione, ottimizzando così costi e consumi. È con questi obiettivi che Terna ha inaugurato un Innovation Hub nella sua sede di Pero, alle porte di Milano.

Un laboratorio dedicato all’innovazione suddiviso in due strutture, entrambe alimentate dai dati generati dalla rete elettrica gestita da Terna. Il primo interno all’azienda, dedicato alla sperimentazione di nuovi modelli previsionali e tool di simulazione che permettano di comprendere il ‘comportamento’ della rete. Il secondo, invece, tutto dedicato all’open innovation.

OrobixMoxoff, EnergyWay e Milano Multiphysics sono i nomi delle startup ospitate all’interno dell’Innovation Hub. Aziende innovative che stanno lavorando allo sviluppo di un algoritmo probabilistico che lavorando sulla previsione dei consumi renda l’infrastruttura più resiliente e, di conseguenza, più efficiente sul piano economico.

“Dobbiamo passare dalla cultura del watt a quella del byte”, ha spiegato la presidentessa di Terna Catia Bastioli. Da qui al 2030, ha spiegato, “il sistema elettrico cambierà, ci serviranno altri 40 Gigawatt che saranno prodotti dall’eolico e dal fotovoltaico”.

Ovvero due fonti che, per loro natura, “non sono programmabili, cosa che comporta uno sforzo enorme in termini di gestione, e hanno un’inerzia molto bassa, il che implica una fragilità del sistema che deve essere preso in considerazione”. Per questo, “l’interpretazione della crescente mole di dati che abbiamo a disposizione diventa un elemento imprescindibile”.

L’Innovation Hub si inserisce nel contesto di un’azienda che nei prossimi 5 anni si prepara ad investire “700 milioni in innovazione e digitalizzazione”. Le decisioni su come spenderli saranno prese anche in base ai risultati ottenuti all’interno dei due laboratori di Pero.

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