Esplora il mondo della tecnologia e del lifestyle con Consigli Tech e Lifestyle di Flavio Perrone

Terremoto a Napoli, cosa sappiamo della violenta scossa ai Campi Flegrei

da | Mag 13, 2025 | Tecnologia


Paura e apprensione per una scossa di terremoto a Napoli nella zona dei Campi Flegrei. Un violento sisma ha riacceso l’allarme. Martedì 13 maggio alle 12:07 una scossa di magnitudo 4.4 ha fatto tremare l’intera area metropolitana di Napoli, dalla zona flegrea fino ai quartieri cittadini, seguita poco dopo da un’altra di magnitudo 3.5. L’evento ha costretto all’evacuazione immediata diverse scuole e la facoltà di Ingegneria a Fuorigrotta, con centinaia di persone riversatesi in strada. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ha localizzato l’epicentro nel golfo di Pozzuoli a una profondità di circa 2.6 chilometri. Si tratta di uno degli episodi sismici più rilevanti degli ultimi mesi e si inserisce in una fase di crescente attività sismica nella zona.

L’intensificarsi del fenomeno bradisismico

Negli ultimi mesi, i dati raccolti sul territorio indicano un’accelerazione del fenomeno bradisismico nell’area flegrea. Si tratta di un sollevamento del suolo di natura geologica, alternato a fasi di abbassamento, tipico della zona. Dal 2005 è in corso una fase di sollevamento continuo, che negli ultimi mesi ha registrato un’accelerazione significativa. In totale, il terreno si è alzato di 145 centimetri, di cui 27 nei primi mesi del 2025. Secondo l’Osservatorio vesuviano, tra febbraio e marzo la velocità di sollevamento ha raggiunto i 3 centimetri al mese, per poi rallentare ad aprile a 1,5 centimetri: valori comunque superiori alla media storica dell’area.

Il sollevamento del suolo genera tensioni nella crosta terrestre che, una volta rilasciate, provocano eventi sismici. Nel solo mese di aprile sono stati registrati 476 terremoti, in gran parte di bassa intensità (inferiore a magnitudo 3) e concentrati tra Pozzuoli, Bagnoli e l’area della Solfatara-Pisciarelli. La scossa di magnitudo 4.4 avvenuta oggi, però, coincide per intensità e localizzazione ad un’altra registrata due esatti mesi fa (il 13 marzo): due eventi di questa entità in meno di due mesi rappresentano un’anomalia statistica. Secondo gli esperti, sarebbe il segnale di un aumento dell’energia accumulata nel sottosuolo. Il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, ha confermato che è in corso uno sciame sismico, e che quindi c’è la possibilità elevata che possano verificarsi nuove scosse nel breve termine.

Terremoto a Napoli, il timore per lo sciame sismico

Il timore principale resta quello che lo sciame sismico possa preludere a un’eruzione vulcanica. Tuttavia, secondo l’Ingv, al momento non ci sono evidenze che indichino un’eruzione imminente. Non si rileva risalita di magma, le variazioni termiche risultano compatibili con i trend precedenti e le emissioni gassose, pur elevate, restano entro i limiti già monitorati negli ultimi anni. Sulla base di questi elementi, il livello di allerta resta fissato al giallo (attenzione), che comporta un monitoraggio intensificato ma non segnala pericoli immediati.



Fonte

Written By

Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

Related Posts