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Da Bravo a Charlie. Il Comando europeo degli Stati Uniti ha annunciato domenica 30 giugno un significativo aumento delle misure di sicurezza anti-terrorismo nelle basi americane in Europa. Il livello di allerta è stato elevato da Bravo a Charlie, una mossa che non si vedeva da circa dieci anni e che indica una minaccia concreta di possibili attacchi terroristici.

Come ha spiegato il Comando, infatti, “una varietà di fattori gioca a favore della sicurezza della comunità militare statunitense all’estero”. Secondo due funzionari statunitensi, che hanno chiesto di rimanere anonimi, la decisione è il risultato di una combinazione di eventi che si stanno verificando in Europa. Tra questi, le elezioni in Francia e nel Regno Unito, le prossime Olimpiadi e altri importanti eventi sportivi, nonché le guerre in corso in Ucraina e a Gaza. Le stesse fonti hanno tuttavia precisato di non essere a conoscenza di alcuna minaccia specifica.

I livelli di allarme terrorismo

Le forze armate statunitensi utilizzano un sofisticato sistema di allerta chiamato Force protection condition (Fpcon) per rispondere alle minacce terroristiche. Questo sistema, determinato dal Dipartimento della Difesa americano, stabilisce cinque livelli di sicurezza anti-terrorismo che vanno da Normal a Delta, ciascuno corrispondente a una diversa intensità di minaccia. Il livello Normal indica l’assenza di attività terroristica, mentre Alfa segnala una generica minaccia non prevedibile. Bravo viene attivato quando la minaccia diventa più concreta, Charlie si usa in presenza di forti indizi di un attacco imminente, e Delta quando un attacco è in corso o appena avvenuto.

Le misure di protezione variano in base al livello di allerta e possono includere controlli più rigorosi all’ingresso delle installazioni militari, ispezioni dei veicoli e delle persone, e altre precauzioni volte a garantire la sicurezza del personale e delle strutture. L’efficacia del sistema Fpcon ha portato alla sua adozione da parte di altri paesi Nato, inclusa l’Italia, e la sua influenza si è estesa anche ad altri settori della sicurezza, come la cybersecurity.

Allerta anche in Italia

Questo nuovo intensificarsi dell’allerta interessa anche l’Italia, dove la presenza militare americana è significativa e diversificata. Le installazioni statunitensi sul territorio italiano comprendono una vasta gamma di strutture, da stazioni di telecomunicazioni e radar a depositi di armamenti, comandi di vario rango, basi terrestri, navali ed aeree. Tra le principali, ci sono Camp Ederle a Vicenza, sede di importanti unità dell’esercito americano, e la base aerea di Aviano in Friuli Venezia Giulia, che ospita caccia F-16 dell’Usaf e bombe nucleari B-61. La Naval Support Activity di Napoli funge da base per la Sesta flotta dell’Us Navy, mentre la base di Ghedi è un altro sito di stoccaggio per le bombe B-61. Di rilevanza strategica sono anche la Naval air station di Sigonella in Sicilia, cruciale per operazioni Usa e Nato, e Camp Darby vicino Pisa, recentemente rinominata come Darby military community.



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