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mercoledì, Set 09

Tesla e titoli tech, cosa sta succedendo a Wall Street



Da Wired.it :

Nell’ultima settimana le principali aziende tecnologiche quotate sull’indice Nasdaq di Wall Street hanno bruciato oltre 1.000 miliardi di capitalizzazione. Tra le peggiori c’è Tesla

Wall street, New York (Getty Images)
Wall street, New York (Getty Images)

Sono tra quelli che hanno superato meglio la crisi finanziaria ed economica dell’emergenza Covid-19, ma ora i titoli tecnologici stanno attraversando uno dei loro periodi peggiori degli ultimi tempi sulla piazza di New York. L’indice Nasdaq di Wall Street, dove sono quotate le principali aziende del settore, ha infatti perso quasi il 4% nell’ultima seduta a causa soprattutto di una serie di vendite da parte degli investitori, e nel complesso ha riportato un calo di oltre il 10% nelle ultime tre sessioni.

Complessivamente, i grandi colossi come Facebook, Amazon, Apple, Tesla, Microsoft, Alphabet e Netflix hanno bruciato in una settimana oltre mille miliardi di dollari capitalizzazione. In particolare, alla riapertura di Wall Street dopo la chiusura per il Labour Day, le azioni Apple hanno subito perdite per oltre il 6%, facendo scendere la capitalizzazione al di sotto del traguardo dei 2mila miliardi conquistato il mese scorso, mentre Facebook e Amazon hanno lasciato sul terreno rispettivamente il 4% e il 3,5%.

A riportare però la situazione peggiore è il gigante dell’auto elettrica Tesla, che dopo la crescita esponenziale registrata nell’ultimo periodo, ha visto il titolo crollare di oltre 20 punti percentuali nella sola giornata di martedì 8 settembre. A pesare su questa performance negativa è soprattutto l’esclusione del titolo Tesla dal paniere delle aziende dello Standard & Poor’s 500, che raccoglie le 500 società statunitensi con capitalizzazione maggiore. A sua volta, inoltre, questo indice ha perso circa 2,4% del suo valore, nella sua peggiore seduta degli ultimi mesi.

E a far vacillare Tesla ha contribuito anche l’annuncio da parte del gigante automobilistico General Motors dell’acquisto di una quota dell’11% del produttore di camion elettrici Nikola, tra i principali concorrenti proprio dell’azienda creata da Elon Musk. La notizia ha fatto guadagnare al titolo di Nikola oltre il 39% e a General Motors il 7,93%. Inoltre, anche il patrimonio personale dello stesso Musk ha subito una perdita di 16,3 miliardi di dollari in seguito al tonfo delle azioni Tesla, facendo scendere il miliardario americano dalla quarta alla sesta posizione del Bloomberg Billionaires Index, come riporta La Repubblica.

Secondo gli analisti, ad aver scatenato la pioggia di vendite che ha fatto calare così drasticamente i principali titoli di Wall Street avrebbero contribuito da una parte il nuovo crollo del petrolio, che registra un -8,2% sul costo del barile a causa del calo della domanda, e dall’altra le incertezze sulla ripresa economica. Infine, secondo quanto si legge su Business Insider, a complicare ulteriormente la situazione e a evidenziare i contorni di una bolla speculativa rispetto i titoli dell’indice Nasdaq è possibile che abbiano giocato un ruolo anche le imponenti compravendite di azioni da parte della giapponese SoftBank, che possiede partecipazioni in tutte le principali aziende tecnologiche americane.

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[Fonte Wired.it]