Seleziona una pagina
lunedì, Ott 12

Tesla fa pagare i supercharger. E multa chi li occupa troppo a lungo



Da Wired.it :

La casa automobilistica rinnova le sue tariffe di ricarica e prevede una tassa di occupazione che si applica alle vetture completamente cariche e ferme presso uno stallo

Una foto che ritrae i Tesla Supercharger, l’infrastruttura di ricarica proprietaria della casa americana.

I Supercharger sono l’infrastruttura proprietaria della Tesla per fare il “pieno” alle auto elettriche della casa americana. Si tratta di un vero e proprio valore aggiunto per gli acquirenti delle Tesla perché, oltre a garantire un accesso esclusivo e veloce alle colonnine (l’infrastruttura recentemente è stata aggiornata per erogare fino a 250 kW), su alcuni modelli appartenenti ad alcune serie speciali le ricariche sono gratis a vita.

Stiamo ovviamente parlando di un lotto limitato di vetture, tuttavia, negli ultimi mesi, tutti i possessori di auto Tesla hanno potuto beneficiare di ricariche gratuite all’interno dei Supercharger italiani. Perché quindi venivano offerti a tutti ricariche gratis? Il motivo è burocratico perché l’azienda di Palo Alto fino a qualche giorno fa non poteva fatturare l’energia elettrica in Italia. Ma dal 13 ottobre, la “festa” è finita e quindi l’accesso ai Supercharger sarà a pagamento.

In Italia la tariffa sarà di € 0.31 per kWh, questo significa che per fare un pieno all’accumulatore di una Model 3 con batteria da 75 kWh occorreranno 23,25 euro. Ma non è tutto, perché la Tesla nella stessa comunicazione annuncia che introdurrà un extra tariffa per tutti coloro che sosteranno oltre il tempo necessario per la ricarica.

Si chiama “tariffa di occupazione” e, nello specifico, si andrà ad applicare alle vetture già completamente cariche e ferme presso una postazione Supercharger se almeno metà delle postazioni sono occupate.

La tariffa di occupazione si attiva superati i 5 minuti dal termine della sessione di ricarica (entro 5 minuti non avviene alcune addebito) e prevede i seguenti costi: 0,40 euro al minuto se il 50% degli stalli risulta occupato e 0,80 euro al minuto qualora tutti gli stalli fossero occupati.

Si tratta di una mossa assolutamente condivisibile che punta a migliorare l’erogazione del servizio ottimizzando i tempi di rifornimento. Inoltre evita la frustrazione di arrivare presso una stazione di servizio e trovare le auto completamente cariche che occupano tutte le postazioni.

Potrebbe interessarti anche





[Fonte Wired.it]