Seleziona una pagina
mercoledì, Mar 15

Tesla GigaBerlin sotto accusa: avrebbe messo a rischio le falde acquifere

da Hardware Upgrade :

L’Associazione per la Natura e il Paesaggio del Brandeburgo (Verein für Natur und Landschaft in Brandenburg, VNLB) ha presentato tre denunce, rientranti nell’ambito penale, all’ufficio del pubblico ministero di Francoforte (Oder).

Ognuna di loro riguarda la GigaBerlin di Tesla, due direttamente, una indirettamente, nel dettaglio:

  • Una è indirizzata ai responsabili della Tesla Manufacturing Brandenburg SE e delle società coinvolte nell’esecuzione di un lavoro che potrebbe aver portato ad inquinare le falde acquifere. Se il sospetto si rivelasse fondato, Tesla potrebbe dover rispondere di un crimine ambientale particolarmente grave;
  • Una fa capo a Sascha Gehm, il primo deputato del distretto di Oder-Spree e capo del Dipartimento III Costruzione, Ordine e Ambiente “per mancanza di supervisione e controllo” della Tesla Gigafactory. Gehm è attualmente il candidato della CDU (Unione Cristiano-Democratica) ed è in corsa per le prossime elezioni distrettuali;
  • L’ultima sostiene che Tesla abbia iniziato i lavori di costruzione per la stazione-navetta “Tesla-Süd” [ndr, per agevolare il tragitto casa-lavoro dei suoi dipendenti] senza aspettare di ricevere l’autorizzazione necessaria;

Il primo j’accuse torna a toccare un tema molto caro agli ambientalisti tedeschi, ovvero la protezione e salvaguardia delle riserve d’acqua che si trovano sotto la fabbrica di Tesla.

L’associazione ritiene che i 104 pali di fondazione installati ad inizio Febbraio 2023, possano raggiungere e/o contaminare le acque sotterranee.

Manu Hoyer, presidente di VNLB, sostiene che “la palificazione è avvenuta senza l’approvazione delle autorità competenti e senza una preventiva indagine idrologica” e i lavori avrebbero violato i paragrafi 324 e 330 del codice penale tedesco (StGB).

La legislazione vieta qualsiasi tipo di penetrazione del terreno sopra le falde acquifere, in virtù della salvaguardia dell’acqua potabile; tuttavia, l’autorità idrica inferiore (Urbaner Wohnungsbau Baubetreuung GmbH, UWB) del distretto può autorizzare un’eventuale lavorazione tramite un’esenzione.

L’officina di Tesla, ad esempio, è stata costruita su palafitte.

Secondo la casa automobilistica, nel parcheggio dove sono stati posti i pali, deve essere costruita una “tettoia solare”, ovvero un tetto sopra il parcheggio con moduli fotovoltaici, affermazione che ha portato la controparte a chiedersi perché siano necessarie fondazioni su pali per un tale tetto.

Il distretto sta attualmente valutando la possibilità di rilasciare un successivo permesso di costruire, ma questa strada potrebbe non essere così semplice da percorrere.

Il parcheggio si trova proprio al centro dell’area di protezione dell’acqua (zona di protezione III a) per l’acquedotto Erkner che fornisce acqua a circa 170.000 persone.

Hoyer e i suoi colleghi, infatti, sostengono che “da un lato, lo strato di copertura spesso circa cinque metri sopra la falda acquifera superiore è stato danneggiato. Ciò aumenta il rischio che gli inquinanti entrino nella falda. D’altra parte, il flusso delle acque sotterranee è ostacolato dalla compattazione del suolo, poiché le acque sotterranee scorrono in direzione della fontana Hohenbinde e della fontana domestica nei distretti Erkner di Hohenbinde e Karutzhöhe, c’è quindi il rischio che la fontana si intasi. I cumuli possono limitare il flusso delle acque sotterranee, il che porterà al prosciugamento dei pozzi e della foresta. Di conseguenza, l’associazione vede a rischio l’approvvigionamento di acqua potabile, un aumento del rischio di incendi boschivi e il suolo sta perdendo stabilità.”

E non è tutto: a seconda della fonte, la lunghezza dei pali che Tesla ha installato è stimata tra i cinque e i sette metri;  secondo l’associazione idrica Strausberg-Erkner (WSE) – che a sua volta si batte per il diritto ad avere acqua potabile, sicura e accessibile – le acque sotterranee si trovano appena sotto la superficie, a sei o sette metri nel sito della Gigafactory.

Mai come in questo caso “le misure contano”.

Il quotidiano tedesco MOZ.de ha provato a contattare sia il distretto di Oder-Spree sia Tesla in merito alle accuse mosse da VNLB, ma senza ottenere riscontro.

Il deputato Gehm ha invece commentato la notizia su un gruppo Facebook di Fürstenwalde:

“L’accusa è infondata”, ha scritto sotto l’articolo. “Nessuna azienda è controllata tanto quanto Tesla. Gli autovelox del distretto non possono impedire alle persone di guidare troppo velocemente. E le acque sotterranee non sono mai state messe in pericolo per tutto il tempo, nemmeno durante l’interruzione”.

La GigaBerlin è uno dei fiori all’occhiello della produzione di Tesla e riveste un ruolo molto importante per il mercato europeo, ma il rapporto fra Musk la Germania, sia da un punto di vista burocratico sia “popolare”, continua a essere tormentato.

 

Source link