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martedì, Gen 14

Tesla, perché il 2020 non poteva iniziare meglio


Il gigante dell’auto elettrica vola in borsa con le azioni che si attestano su 500 dollari, supera per valutazione complessiva Ford e General Motors e apre la prima fabbrica in Cina

Elon Musk, patron di Tesla (foto: Getty)
Elon Musk, patron di Tesla (foto: Getty)

Il 2020 è iniziato davvero nel migliore dei modi per il campione americano dell’auto elettrica Tesla. Le azioni del gruppo hanno sfondato il tetto dei 500 dollari, e nel quarto trimestre dell’anno sono cresciute più del doppio rispetto al periodo precedente, quando il titolo scambiava a Wall Street col valore di 247 dollari ad azione. Ed è certamente un’ottima notizia anche per il fondatore della casa automobilistica, Elon Musk, che in pochi mesi ha visto lievitare il suo patrimonio da circa 22 miliardi a 29 miliardi di dollari.

Ma le buone notizie non si esauriscono qui per Tesla. Sull’onda del successo di quest’ultimo trimestre, la valutazione di mercato del colosso di Palo Alto è arrivata a oltre 90 miliardi di dollari, superando così quella di General Motors e Ford messe insieme e avvicinandosi a quella di Volkswagen, leader mondiale nel settore auto con una capitalizzazione di 92 miliardi di dollari.

Certo, i dati sul fatturato non sono paragonabili, dato che Ford da sola ha riportato un giro d’affari di 160 miliardi di dollari nel 2018, contro i 21,46 miliardi del gruppo di Elon Musk. Ma a incidere positivamente sulla valutazione complessiva è proprio la crescita costante degli ultimi mesi, e soprattutto la presenza in uno dei mercati più importanti per il futuro del gruppo e dell’auto elettrica, quello cinese.

Settimana scorsa, è stata presentata la prima Model 3 interamente realizzata in Cina, durante una cerimonia di consegna in cui il miliardario Musk si è concesso un balletto di festeggiamento. In un solo anno, Tesla è riuscita ad ottenere autorizzazioni locali e finanziamenti per mettere in funzione la sua Gigafactory di Shanghai, che ora produce circa mille auto a settimana e punta ad arrivare a produrre 150mila Model 3 all’anno. Inoltre, entro l’estate, sempre dalla Gigafactory di Shanghai potrebbe uscire anche il nuovo Suv Model Y, che punta a fare della Cina il suo mercato di riferimento.

Nel complesso, dai dati pubblicati da Tesla emerge che la casa automobilistica ha consegnato nel 2019 circa 367.500 veicoli in tutto il mondo, circa il 50% in più rispetto all’anno precedente. E all’orizzonte c’è ora la costruzione della prima Gigafactory europea.

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