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martedì, Mar 09

Tesla realizza una mega-batteria in Texas con modulo Megapack

Da Punto-Informatico.it :

Meno di 20.000 anime, situata a circa 60 chilometri da Houston, Angleton è la città texana scelta da Tesla per la realizzazione di un impianto dedicato allo stoccaggio dell’energia e basato sull’impiego dei moduli Megapack. A occuparsi dei lavori la sussidiaria Gambit Energy Storage, portando avanti il progetto in gran segreto fino alla comparsa odierna della notizia sulle pagine di Bloomberg.

Tesla Megapack e l’impianto texano di Angleton

Stando a quanto trapelato i lavori sarebbero già in fase avanzata. L’Electric Reliability Council of Texas dichiara che la struttura, dalla potenza di 100 MW, potrebbe essere operativa a partire dal mese di giugno.

Quando a febbraio una tempesta senza precedenti si è abbattuta sul Texas, mettendo fuori uso tra le altre cose anche buona parte della rete elettrica, Elon Musk è intervenuto come suo solito su Twitter con un post in cui ha chiamato in causa proprio ERCOT, confermando poi in risposta a un follower la possibilità di replicare nello stato americano quanto già fatto in Australia negli anni scorsi.

Quella che è già stata battezzata la mega-batteria di Angleton immagazzinerà energia sufficiente per alimentare circa 20.000 abitazioni durante la stagione estiva. Di seguito la descrizione dei moduli fornita sulle pagine del sito ufficiale.

Tutti i Megapack vengono forniti dalla Gigafactory già preassemblati, testati e inseriti in un involucro che comprende moduli batteria, inverter bidirezionali, un sistema di gestione termica, interruttore principale CA e i comandi. Non è necessario alcun montaggio: basta collegare l’uscita CA di Megapack al cablaggio.

La soluzione Megapack di Tesla per lo stoccaggio dell'energia

L’analista lexander Potter di Piper Sandler prevede che negli anni a venire il business legato a produzione da fonti rinnovabili e allo stoccaggio (nel contesto residenziale e non solo) diventerà sempre più importante per Tesla dal punto di vista economico, arrivando entro il 2030 a rappresentare il 30% delle entrate complessive. Oggi la quota si attesta intorno al 6%.





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