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mercoledì, Set 02

The Boys 2 è brutale come i suoi supereroi, ma Patriota si fa amare



Da Wired.it :

La seconda annata dell’adattamento dall’opera di Garth Ennis, dal 4 settembre su Amazon Prime Video, non perde colpi rispetto alla prima. E porta avanti con coerenza la decostruzione del mito del supereroe. Già confermata la terza stagione

L’avevamo già detto. Dopo l’invasione del mercato cinematografico – ma televisione e piattaforme digitali non sono da meno – da parte dei cinecomic, inevitabilmente la figura del supereroe ha raggiunto la fase della decostruzione: in parole povere, anche i fumetti che spogliano i supereroi della loro epicità sono diventati materiale da trasposizione su (piccolo) schermo. È toccato a The Boys di Garth Ennis, che un anno e mezzo fa ha debuttato su Amazon Prime Video con tutta l’irriverenza e la carica grottesca necessarie per demolire il mito dei vigilantes mutanti, a partire da quel mostro di psicopatia, arroganza e sadismo che è Patriota, falso Superman di un mondo dove lui e i suoi simili sono autentiche star.

La seconda stagione, disponibile dal 4 settembre e poi distribuita al ritmo di due puntate a settimana, riprende poco dopo la rivelazione della paternità di Patriota, il quale ha sacrificato l’oggetto della sua ossessione sessuale, ovvero la capa Madelyn Stillwell, per contrastare le minacce dell’arcinemico Billy Butcher. Quest’ultimo – leader dei Boys, gruppetto di militanti decisi a denunciare l’ipocrisia dei supereroi (dipinti come divinità perverse, capricciose e incuranti dell’incolumità degli inferiori umani) e ad ammazzarne il più possibile – è ora in fuga dopo il confronto con Patriota, a sua volta assorbito dal rapporto con il figlio. Intanto, gli altri membri dei Sette arruolano una nuova star da far adorare alle masse e i Boys se la passano male, ricercati come terroristi.

In genere, la seconda annata di una serie non gratifica gli spettatori quanto l’originale; al contrario, quella prodotta da Erik Kripke (Supernatural, Timeless) e Seth Rogen (Preacher), riconferma le impressioni raccolte al primo giro: è grottesca, violenta, spiazzante e critica come gli esordi. I supereroi continuano a essere gli idoli dei social che, con le gesta eroiche pubblicizzate dai media e le immagini di cristallini esemplari di bontà e altruismo costruite a tavolino, servono le multinazionali, le quali monetizzano grazie a loro e all’ingenuità del grande pubblico. I Sette hanno scippato così lo status divino delle stelle dello spettacolo.

A voler avanzare una critica all’adattamento di Amazon: la distinzione tra supereroi buoni e Boys cattivi è un po’ semplificata rispetto ai fumetti. Spieghiamo meglio: i Boys della serie sono sporchi, violenti e trucidi, ma tutto sommato virtuosi (compreso quel Butcher eccessivo e tracotante a cui ci si affeziona pian piano); quelli dei comics sono figure più liminali e ambigue, che si imbottiscono della droga che hanno creato i nemici per aumentare le proprie prestazioni. Abbiamo semplificato: sappiamo benissimo che adattamenti di fonti estreme come The Boys oppure Preacher o, ancora, The Walking Dead non possono raggiungere gli schermi senza edulcorazioni. Per fortuna, la seconda annata non lesina sulla violenza – quella esilarante, esagerata e cartoonesca piena di splatter che ci piace tanto –, sebbene con esiti meno eclatanti rispetto alla prima stagione.

Senza indugiare in spoiler, c’è una violenza che coinvolge Abisso (animalisti siate preparati, lo diciamo perché vi vogliamo bene) davvero difficile da dimenticare. Inoltre, a proposito di quest’ultimo, ovvero il personaggio di Chace Crawford, allontanato dai Sette dopo aver molestato Starlight e ridotto a un relitto (super)umano, continua la parabola di redenzione nei nuovi episodi. Però, il tempo riservato al suo percorso interiore che fa il verso ai deprecabili del #Metoo francamente è la parte più inutile di uno show altrimenti impeccabile, specialmente quando dimostra di non essere solo un action trucido e fracassone, ma si sofferma sull’analisi di personaggi straordinariamente complessi, tipo Patriota: è una figura così repellente – l’uomo gentilissimo in pubblico e disgustoso prevaricatore in privato – può funzionare solo con un grande interprete.

Antony Starr si riconferma un attore spettacolare (non che ci fossero dubbi dopo Banshee), in grado di fare di un sociopatico maniaco del controllo una creatura biecamente affascinante. Gli spoiler ci limitano, ma alcuni dei momenti più illuminanti (e a tratti esilaranti) sono offerti dalla sua interazione con il figlio ritrovato e con Stormfront, nuovo dei Sette. Nei comics non è una bella persona, in questa versione è invece una donna carismatica con un talento innato da star dei social e una personalità che riserva sorprese. La seconda stagione di The Boys ha molti pregi e pochi difetti, più un paio di bonus: è già stata confermata la terza e nel cast ci sarà Jensen Ackles, pupillo di Kripke, ormai libero dall’ingaggio durato 15 anni di Supernatural, nei panni di Soldier Boy.

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[Fonte Wired.it]