Da Wired.it :
Dopo il saggio del 2018, lo scrittore torna con una versione dedicata ai più piccoli, una specie di spin-off. I testi sono stati scritti con Sara Beltrame e le illustrazioni portano la firma di Tommaso Vidus Rosin. In esclusiva per Wired alcune pagine
Era l’ottobre 2018 quando Alessandro Baricco introduceva, in un atteso e chiacchierato saggio pubblicato per Einaudi, il concetto di The Game: utilizzando un’ampia e complessa metafora videoludica, lo scrittore tentava di fornire alcuni strumenti di riferimento per decifrare la nostra epoca, completamente rivoluzionata dalle tecnologie e dalla cultura digitali. Ma come spiegare quella stessa completa ridefinizione dell’orizzonte cognitivo, sociale e politico ai più giovani (quando anche gli adulti fanno fatica a orientarsi)? È proprio questo che tenta di fare The Game. Storie del mondo digitale per ragazzi avventurosi, una specie di spin-off illustrato che arriva in libreria per Feltrinelli domani 21 maggio.
Curato dallo stesso Baricco e scritto da Sara Beltrame con le illustrazioni di Tommaso Vidus Rosin, il volume vuole tradurre in modo accessibile il pensiero dietro al suo progenitore “adulto”. “The Game è il territorio che abitiamo quotidianamente, al quale accediamo ogni volta che utilizziamo il nostro smartphone. Ma chi lo ha creato? Come si viveva prima che esistesse?”: da queste domande si parte per un’esplorazione che si articola in mappe, isole, itinerari; è l’ambiente virtuale in cui ci troviamo “quando usiamo uno smartphone, scarichiamo una app o giochiamo a un videogame”. Alle immagini colorate e stilizzate di Vidus Rosin, che si possono vedere qui sopra in anteprima, si affiancano i testi di Beltrame, che tenta con semplicità e ironia di far comprendere a bambini e ragazzi come le tecnologie degli ultimi decenni, dagli ebook a Ebay passando per iPhone e streaming, abbiano sostanzialmente segnato un ulteriore passo evolutivo nella specie umana.
La parola chiave, sia metaforica sia pratica, è orientamento: “Non è importante dove sei finito: se hai una mappa del posto, in qualche modo ti salverai. Io la penso così”, spiega nell’introduzione Baricco: “Per questo, quando cerco di capire qualcosa, spesso mi ritrovo a disegnare schemi, liste di cose, figure: sto cercando di farmi una mappa”. L’auspicio, ammette l’autore, è che i ragazzi possano affrontare con più consapevolezza la realtà e il futuro, perché sono proprio loro “quelli che, diventati grandi, ripareranno forse quello che abbiamo combinato, ci restituiranno il sogno che avevamo fatto, e regaleranno ad altri ragazzini un mondo migliore”.
Potrebbe interessarti anche