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The Running Man, il remake de L’implacabile con Arnold Schwarzenegger è un gran bel film difettoso

by | Nov 12, 2025 | Tecnologia


Questo è il suo grande pregio, quello che eleva i suoi film più personali (Hot Fuzz, L’alba dei morti dementi, La fine del mondo) e migliora quelli su commissione (come il suo Ant-Man, poi finito e firmato da Peyton Reed): Wright trasmette una gioia nello scrivere e dirigere film d’azione che non ha paragoni. La scansione degli eventi è molto canonica, accade tutto ciò che deve accadere, ma ogni incontro, ogni fuga, ogni espediente contiene una piccola gag che non inficia l’azione, anzi la alimenta. Il romanzo di King non è così satirico Wright, ce lo infila con trovate continue e piccoli dettagli, è l’amico che non riesce a non sparare cretinate gigantesche mentre racconta qualcosa, e lo sa fare benissimo, con un tasso elevato di perfezione tecnica.

Questo compensa in parte i non pochi difetti del film, come il fatto che, per esempio, The Running Man è un film con un protagonista sbagliato. Glen Powell è bravo e si impegna molto, ma chiaramente non è il volto giusto. Interpreta un uomo la cui caratteristica principale è la rabbia, il fatto che è il più arrabbiato di tutti, rancoroso e pieno di adrenalina, e per quanti grugni e smorfie possa fare, quella faccia non ce l’ha e non riesce ad assumerla. È chiaro che uno come Jason Statham sarebbe stato molto più credibile, naturalmente plausibile come duro che ribolle di livore.

The Running Man il remake de L'implacabile con Arnold Schwarzenegger è un gran bel film difettoso

Eagle Pictures

Così accade che le parti drammatiche di The Running Man, cioè quando prende sul serio i suoi presupposti molto terra terra di ribellione e lotta contro un sistema che imbriglia i più poveri, risulti un po’ puerile e bambinesco (il momento più bello è quando al protagonista chiedono di fare libera associazione tra termini e, alla parola “Anarchia”, con rabbia lui risponde “Quando?”). Quando invece fa la satira della società americana attraverso la fantascienza è sublime. C’è in questo film quello che sicuramente è il miglior personaggio mai interpretato da Michael Cera dopo Superbad: un nerd con una madre che non ci sta più con la testa e che ha covato anche lui rabbia, indirizzandola però in attività ribelli: mezzi, macchinari, volantini sovversivi e preparazione alla rivoluzione. Eccezionale.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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