Stando alle ricostruzioni, in lizza ci sarebbero poi Microsoft e Oracle, che starebbero valutando una proposta per acquisire l’intera infrastruttura dell’app, mentre Perplexity, società nota per il suo motore di ricerca basato sull’intelligenza artificiale, ha recentemente presentato un piano per creare una nuova società chiamata NewCo, in sinergia con TikTok, di cui il governo statunitense deterrebbe fino al 50%.
All’elenco dei potenziali acquirenti si sono aggiunti altri nomi. La società di private equity Blackstone sta valutando di rilevare una quota di minoranza delle attività statunitensi di TikTok; secondo quanto riportato dal New York Times, anche Amazon ha presentato una proposta di acquisto, con una lettera inviata ad aprile al vicepresidente americano J.D. Vance e al segretario al Commercio Howard Lutnick.
Nel frattempo, a febbraio Trump ha firmato un ordine esecutivo che predispone la creazione di un fondo sovrano statunitense, che potrebbe essere utilizzato anche per acquisire le attività statunitensi di TikTok.
Dall’inizio del suo secondo mandato, il presidente ha ribadito in più occasioni che avrebbe fatto in modo che l’app cinese rimanesse attiva negli Stati Uniti, partecipando tra l’altro a colloqui con diverse organizzazioni e imprenditori per un possibile acquisto della piattaforma. “Faremo qualcosa. Se troveremo l’accordo giusto, lo faremo. Forse lo metteremo nel fondo sovrano“, ha detto in un messaggio riportato da Reuters.
Da parte sua, ByteDance ha sempre ribadito che TikTok non è in vendita. Un eventuale accordo per la vendita del social sarebbe vincolato all’approvazione delle autorità commerciali cinesi e fin qui il governo di Pechino ha dichiarato che non avrebbe autorizzato l’operazione.
Tuttavia, gli analisti suggeriscono che la posizione della Cina potrebbe cambiare in seguito alle tensioni commerciali tra il paese e Stati Uniti, intensificate dai dazi imposti dall’amministrazione Trump. TikTok, insomma, potrebbe essere diventata una pedina di scambio nella guerra commerciale tra le due potenze.
Questo articolo è apparso originariamente su Wired en español.