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mercoledì, Nov 11

TikTok prova a salvarsi: ricorso in extremis contro il decreto Trump


“Abbiamo offerto soluzioni dettagliate per finalizzare l’accordo, ma non abbiamo ricevuto alcun feedback” spiegano dal social riguardo la trattativa per cedere il suo ramo americano entro giovedì 12 novembre, come imposto dal decreto di Trump del 14 agosto. È stata quindi chiesta una proroga di 30 giorni

TikTok ha presentato una istanza al tribunale di Washington per impedire che l’ordinanza emessa da Donald Trump nell’agosto scorso contro il social network cinese, accusato di minacciare la sicurezza degli Stati Uniti, abbia efficacia entro la scadenza fissata, giovedì 12 novembre. In estate, l’ormai ex presidente degli Usa aveva firmato due decreti contro la piattaforma, famosa per i brevi video divertenti, e quello del 14 agosto obbligava la proprietaria ByteDance a vendere il suo ramo americano entro 90 giorni.

Il social chiede un altro mese

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“Per un anno, TikTok si è impegnata attivamente per affrontare le preoccupazioni di Donald Trump riguardo la sicurezza nazionale, anche se non siamo d’accordo con la sua valutazione” spiega l’azienda in una dichiarazione al portale The Verge. “In quasi due mesi da quando il presidente ha dato la sua approvazione preliminare alla nostra proposta per soddisfare tali preoccupazioni, abbiamo offerto soluzioni dettagliate per finalizzare tale accordo, ma non abbiamo ricevuto alcun feedback”. “Siamo costantemente bersagliati da sollecitazioni in questo senso e non vediamo alcuna possibilità che le soluzioni da noi proposte vengano accettate – proseguono gli esponenti di ByteDance – e per questo abbiamo chiesto una proroga di 30 giorni, come ammesso dal decreto del 14 agosto”.

 

La trattativa

Dopo settimane di contrattazioni con diverse aziende, ByteDance e TikTok hanno proposto di creare una nuova società coinvolgendo il gruppo IT Oracle come partner tecnologico negli Stati Uniti e il gigante del retail Walmart come partner commerciale. Il progetto sembrava gradito all’amministrazione americana, ma la piattaforma è ancora in attesa del via libera. “A due giorni dalla scadenza – afferma quindi TikTok – non abbiamo altra scelta che presentare una causa in tribunale per difendere i nostri diritti e quelli di oltre 1.500 dipendenti negli Stati Uniti“. Tra il social e Trump si era consumato un altro scontro legale. Il decreto presidenziale del 6 agosto minacciava di bandire la piattaforma dagli Usa entro il 12 novembre ma il 30 ottobre un giudice della Pennsylvania aveva diffidato l’amministrazione Trump dall’impedire ad altre società di fornire servizi essenziali alla piattaforma, come l’hosting online.



fonte : skytg24