TikTok ha deciso di sostituire centinaia di moderatori umani con l’intelligenza artificiale. La piattaforma video di proprietà della cinese ByteDance ha comunicato venerdì 22 agosto che licenzierà centinaia di dipendenti del dipartimento trust and safety nella sede di Londra perché il loro lavoro di controllo e revisione dei video pubblicati dagli utenti sarà svolto da algoritmi automatizzati. Secondo il sindacato Communication workers union (Cwu), che rappresenta 200 lavoratori dell’azienda, i posti a rischio sono circa 300 su un totale di 500 persone impiegate nella divisione sicurezza della sede britannica.
Questa decisione fa parte di una riorganizzazione globale che prevede la progressiva sostituzione dei moderatori umani con sistemi di intelligenza artificiale. La decisione arriva poche settimane dopo l’entrata in vigore dell’Online safety act britannico, la legge che obbliga le piattaforme digitali a rimuovere rapidamente contenuti pericolosi o illegali e che prevede multe fino a 18 milioni di sterline per chi non rispetta le nuove regole.
L’automazione al posto del lavoro umano
Nella email inviata ai dipendenti, riportata dal Financial Times, l’azienda spiega che “i progressi tecnologici, come il miglioramento dei modelli linguistici di grandi dimensioni, stanno ridefinendo il nostro approccio“ alla moderazione dei contenuti. La comunicazione specifica, inoltre, che il lavoro di moderazione e “controllo qualità” non sarà più svolto nella sede londinese. A supporto di questa decisione, la società rivendica i risultati già ottenuti dai sistemi automatizzati di cui si è dotata. Secondo il social cinese, l’intelligenza artificiale è in grado di rimuovere automaticamente l’80% dei contenuti che violano le linee guida della piattaforma, mentre il 99% dei materiali considerati pericolosi viene eliminato prima ancora che siano gli utenti a segnalarli. TikTok sottolinea inoltre che l’uso dell’AI riduce del 60% l’esposizione dei moderatori umani rimasti a video violenti o traumatici, un aspetto che l’azienda presenta come una misura a tutela del benessere dei propri dipendenti. Parallelamente, la società ha annunciato un piano di investimenti da 2 miliardi di dollari nel 2024 per rafforzare le tecnologie di sicurezza della piattaforma.
La sostituzione dei moderatori umani con sistemi di AI è in realtà un processo già avviato dall’azienda anche in altri paesi. Come documentato da Euronews, a Berlino l’intero dipartimento trust and safety era stato eliminato a luglio, provocando lo sciopero di 150 dipendenti. In Malesia sono stati licenziati circa 500 moderatori, secondo il South China morning post. Restano invece attivi solo alcuni hub regionali, come quelli di Dublino e Lisbona, per le operazioni residue di moderazione umana.
Il paradosso tra profitti e conformità normativa
La decisione di sostituire i moderatori umani con sistemi di intelligenza artificiale arriva paradossalmente in un momento di forte crescita economica per l’azienda. Secondo il Financial Times, i ricavi di TikTok in Europa sono aumentati del 38% nel 2024 raggiungendo 6,3 miliardi di dollari, mentre le perdite si sono ridotte drasticamente, passando da 1,4 miliardi di dollari nel 2023 a soli 485 milioni di dollari nell’ultimo anno.