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lunedì, Ago 24

TikTok vuole fare causa al governo degli Stati Uniti



Da Wired.it :

L’azienda valuta un’azione legale contro l’amministrazione Trump dopo l’ordine di per vendere o scorporare le attività dell’azienda cinese negli Stati Uniti.

(Photo by Chesnot/Getty Images)

Un nuovo capitolo si aggiunge nel braccio di ferro fra la Casa Bianca e TikTok: questa volta è il turno del social network di proprietà cinese che annuncia di voler intraprendere un’azione legale contro l’amministrazione Trump. “Per assicurarci che la legge non venga ignorata e che i nostri utenti e la compagnia siano trattati in modo corretto, non abbiamo altra scelta che impugnare l’ordine esecutivo attraverso il sistema giudiziario”, è la dichiarazione del portavoce Josh Gartner riportata dai media americani.

Il riferimento è al provvedimento, firmato da Donald Trump il 6 agosto, che imponeva a TikTok di bloccare tutte le operazioni entro 45 giorni con la casa madre ByteDance, accompagnato da una misura simile anche per la piattaforma di messaggistica WeChat di proprietà Tencent. L’obiettivo dichiarato era “affrontare l’emergenza nazionale in merito alla filiera dell’informazione e delle tecnologie di comunicazione”. Un giro di vite ancora più severo quando il 14 agosto un altro ordine esecutivo ha dato a ByteDance 90 giorni di tempo per vendere o scorporare le attività di TikTok negli Stati Uniti.

I rumor seguiti alle prime dichiarazioni ufficiali assumono ora più spessore: “Sebbene siamo in forte disaccordo con le preoccupazioni dell’amministrazione, per quasi un anno abbiamo cercato di impegnarci in buona fede per trovare una soluzione costruittiva – spiega Gartner –. Quello che abbiamo riscontrato è che non sono state seguite le procedure previste dalla legge, dal momento che l’amministrazione non ha tenuto in considerazione i fatti e ha provato a inserirsi nelle negoziazioni tra affari privati”.

Accusando l’ordine del 6 agosto di incostituzionalità, un gruppo di utenti WeChat ha già depositato intanto una causa contro l’amministrazione Trump presso la corte distrettuale di San Francisco. Si tratta dell’organizzazione nonprofit WeChat Users Alliance, che include anche piccole attività commerciali e non sarebbe collegata alla Tencent Holdings. L’app è molto utilizzata dai sino-americani residenti negli Stati Uniti, anche per pagamenti o semplicemente per restare in contatto fra immigrati. I promotori sperano che l’azione legale costringa la Casa Bianca a specificare almeno quali operazioni saranno bandite, mentre grandi compagnie con interessi in Cina (Apple, Ford, Walmart e Walt Disney), hanno già espresso le proprie preoccupazioni all’inquilino di Pennsylvania Avenue.

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[Fonte Wired.it]