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giovedì, Set 03

Tilda Swinton, Leone d’oro alla carriera, in 10 film



Da Wired.it :

L’attrice, tra i pochi ospiti internazionali di questo Festival del Cinema in tempi di Covid-19, oltre e ricevere il premio, è anche protagonista di una master class e di un corto di Almodóvar

Il Leone d’oro alla carriera che Tilda Swinton ha ricevuto a Venezia va ad aggiungersi ai premi portati a casa fino a oggi – meno di quanti avrebbe meritato – dalla quasi sessantenne (compie gli anni il 5 novembre) interprete inglese. In particolare, un Oscar come Migliore attrice non protagonista e un Bafta, entrambi nel 2008, per Michael Clayton, presentato proprio a Venezia nel 2007.

La Swinton è un’aliena. Per l’aspetto unico e la capacità mimetica che le consente di rendersi spesso irriconoscibile da un un ruolo all’altro anche senza l’uso di prostetici o di make-up particolari. E anche per il suo approccio alla recitazione e alla notorietà. Non si è mai considerata un’attrice, o quanto meno non si è mai identificata con il tipo di vita e di aspirazioni della maggior parte dei suoi (non) colleghi.  E, tra un lavoro e l’altro, tra un festival e quello successivo, sparisce senza lasciare traccia, il che rende ogni sua riapparizione epifanica. Senza fare la diva, lo è diventata.

I registi che la amano non si accontentano di dirigerla solo una volta. Vale per Jim Jarmusch, Luca Guadagnino, al quale è legata da un lungo rapporto di amicizia, i fratelli Coen, Spike Jonze e Wes Anderson.

Negli anni ha saputo passare da film ultra-sperimentali a grosse produzioni Hollywoodiane quali Le cronache di Narnia o Vanilla Sky (del 2001) con Tom Cruise. Ha interpretato ruoli da protagonista così come parti minuscole perché dentro film che amava. Il problema di essere etichettata come adatta a un certo tipo di personaggio – problema comune per gli attori – non l’ha mai sfiorata. È stata un vampiro in Solo gli amanti sopravvivono (del 2013), l’anziana Madame Céline Villeneuve in Grand Budapest Hotel e un assistente sociale in Moonrise Kingdom; ha interpretato le gemelle del gossip Hollywoodiano Thora e Thessaly Thacker in Ave, Cesare! (2016) e addirittura tre ruoli diversi nel remake di Suspiria, che Luca Guadagnino portò due anni fa sempre al Festival di Venezia.

Per celebrare il suo Leone d’oro, abbiamo scelto 10 fra i circa 90 film della sua carriera. A fatica, perché di interpretazioni e trasformazioni straordinarie da segnalare ce ne sarebbero state almeno il doppio. Senza contare che la Swinton ha anche un lungo repertorio come voce recitante. È stata la cagnolina oracolo in Isle of Dogs di Wes Anderson (2018) e la narratrice della serie di documentari Galápagos nel 2006, solo per citare un paio di casi.

Si parte da Orlando di Sally Potter, del 1992, film camaleontico per eccellenza visto che il suo personaggio cambia sesso nel corso della storia (alla sceneggiatura, tratta da un romanzo di Virginia Woolf, la Swinton lavorò insieme alla regista). Fino al cortometraggio The Human Voice, scritto e diretto da Pedro Almodóvar e presentato a Venezia.   

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[Fonte Wired.it]