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mercoledì, Ago 26

Tim-Kkr, cosa succede la mercato della banda larga in Italia?



Da Wired.it :

Ci sarebbe l’ok del governo all’ingresso del fondo americano nella società della nascente società della rete Fibercop di Tim, preludio per il progetto della rete unica nazionale

(Foto: Miguel Medina/Afp/Getty Images)

Ci sarebbe il via libera del governo alla finalizzazione dell’accordo tra la compagnia di telecomunicazioni Tim e il fondo statunitense Kkr che permetterà a quest’ultimo di rilevare una quota di minoranza della FiberCop, la società a cui l’ex monopolista di Stato intende conferire la rete secondaria (quella in rame e fibra che connette gli armadi alle abitazioni) e a cui parteciperebbe anche Fastweb.

Lo riferisce Repubblica, secondo cui l’ok del premier Giuseppe Conte e del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri rappresenta un cambio di marcia rispetto alle intenzioni iniziali dell’esecutivo che, solo ai primi di agosto, aveva bloccato l’operazione chiedendo a Tim di prendere tempo e di vagliare la possibilità di vendere quella stessa quota a Open Fiber, la società nata per collegare in fibra il Belpaese e controllata equamente da Enel e dalla Cassa depositi e prestiti (Cdp). Si temeva che l’ingresso di Kkr potesse rappresentare un ostacolo alla creazione sul territorio italiano di una rete unica, formata quindi da FiberCop e Open Fiber.

L’amministratore delegato Tim, Luigi Gubitosi, ha commentato che, dopo settimane di trattative si è arrivati a una “convergenza su come questa operazione possa confluire nel disegno più ampio di rete unica, trovando le giuste condizioni”. Dello stesso parere anche Gualtieri che ha definito la scelta dell’azienda “un passaggio opportuno”. Tutti i dettagli verranno finalizzati il 31 agosto, durante un consiglio di amministrazione di Tim.

Verso la rete unica

L’entrata in FiberCop di Kkr dovrebbe portare nelle casse di Telecom 1,8 miliardi di euro che, in parte, verranno investiti per l’ammodernamento della rete in rame di FiberCop. Scongiurata la possibilità da parte del governo di avviare un meccanismo di golden power – la procedura che consente all’esecutivo di opporsi all’acquisto di quote o società per alcuni settori strategici per l’economia dello stato -, adesso si apre una fase di trattative che dovrebbe portare alla creazione della rete unica. Come riportato da Repubblica, nei prossimi giorni, l’ad della Cdp Fabrizio Palermo e Gubitosi si incontreranno per stilare una serie di punti programmatici con l’obiettivo di colmare il divario digitale con il resto d’Europa, in linea alle richieste dell’Unione europea per poter usufruire delle risorse del Recovery fund.

Idealmente l’accordo tra Tim e Kkr lascerà la porta aperta a Cdp, che a quel punto potrebbe allargare l’accordo coinvolgendo Open Fiber. Il nodo è la governance della maxi-società della rete: Tim pretende di deterne il controllo, mentre Open Fiber spinge per un modello neutrale.

 

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[Fonte Wired.it]