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martedì, Gen 18

Tonga, dopo l’eruzione di un vulcano è rimasta senza internet



Da Wired.it :

L’arcipelago delle isole di Tonga, nel Pacifico meridionale, potrebbe rimanere senza connessione internet per due settimane dopo che l’eruzione di un vulcano nei giorni scorsi e il seguente maremoto hanno danneggiato un cavo di rete sottomarino.

L’eruzione è stata provocata sabato 15 gennaio dal vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha’apai, che si trova circa 65 chilometri a nord di Nuku’alofa, la capitale di Tonga, e secondo gli esperti ha esercitato una forza pari a 1.000 bombe nucleari come quelle sganciate su Hiroshima. L’eruzione è stata sentita anche nelle Fiji e in Nuova Zelanda, a oltre 2.300 chilometri di distanza, e ha mandato gas nell’atmosfera per diversi chilometri.

L’isola vulcanica disabitata di Hunga-Tonga-Hunga-Ha’apai è quasi scomparsa in seguito all’esplosione del vulcano, stando a quanto emerge dalle immagini satellitari. L’arcipelago è stato ricoperto di cenere e le nubi di cenere vulcanica si sono diffuse anche a migliaia di chilometri a ovest. L’Alto Commissariato della Nuova Zelanda a Tonga ha confermato che ci sono stati danni significativi lungo la costa occidentale della nazione, un’area nota per essere sede di numerosi resort, nonché sul lungomare della capitale.

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Mentre si stanno mobilitando gli aiuti per Tonga le linee telefoniche internazionali e le connessioni internet sono interrotte e gli esperti hanno affermato che potrebbe volerci del tempo prima che i collegamenti vengano ripristinati. L’unica connessione internet via cavo sottomarino infatti al momento non funziona ancora.

La televisione neozelandese ha affermato che una prima valutazione del cavo ha mostrato due interruzioni, una delle quali si trovava vicino al punto del vulcano esploso. Nel 2019 Tonga ha subito un’altra interruzione della rete quando lo stesso cavo sottomarino è stato danneggiato probabilmente dal passaggio di una nave. In quel caso ci sono volute circa due settimane per ripararlo e anche questa volta potrebbe servire un tempo simile, stimano gli esperti.

Tuttavia ci potrebbero essere ulteriori ritardi nel caso di altre eruzioni o se si scoprisse che il cavo si trova ora sepolto nel fondo del mare. Samiuela Fonua, presidente di Tonga Cable – proprietaria del cavo insieme al governo locale e a un’altra società privata – ha detto che fino a quando non finirà l’attività vulcanica di Hunga-Tonga-Hunga-Ha’apai l’equipaggio addetto alla riparazione non sarà autorizzato a iniziare i lavori.

Si occuperà della riparazione la nave posacavi americana Cs Reliance, che però al momento si trova al largo della capitale della Papua Nuova Guinea, Port Moresby, a circa 4.000 chilometri di distanza. Secondo i media locali, la nave impiegherà alcuni giorni per essere preparata, dopodiché il suo equipaggio dovrà recarsi a Samoa per raccogliere altro equipaggiamento.





[Fonte Wired.it]