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martedì, Giu 06

torna alla luce una città danese sommersa nel Medioevo | Wired Italia



Da Wired.it :

Una collaborazione di ricercatori tedeschi ritiene di aver ritrovato l’Atlantide del Nord Europa, la città medievale di Rungholt sommersa dal mare nella seconda metà del 1300. Grazie a diverse tecniche di geofisica e archeologia, gli esperti sono riusciti a identificare quelli che reputano essere diversi nuclei abitativi e, soprattutto, la chiesa dell’insediamento.

Rungholt, tra leggenda e storia

Situata lungo la costa della regione della Frisia settentrionale (Germania), Rungholt ha una storia un po’ misteriosa, in cui fatti reali e folklore hanno finito col mescolarsi, tanto che in passato alcuni avevano messo in dubbio che il centro fosse davvero esistito. La tradizione, infatti, vuole che Rungholt sia stata sommersa dalle acque in una notte (per l’esattezza tra il 15 e il 16 gennaio 1362) a causa di una terribile tempesta: una punizione divina, invocata dal parroco della città per lavare via peccati e peccatori, fioriti insieme all’attività commerciale. Secondo la leggenda, si può ancora udire il suono delle campane della chiesa nelle profondità del mare.

Riferimenti a Rungholt si trovano in alcuni documenti antichi fino al medioevo, ma anche le cartine che ne riportano la posizione oggi risultano così imprecise che non è stato possibile ricavare l’esatta collocazione. Dal XX secolo, comunque, alcuni indizi hanno cominciato a riaffiorare: resti di dighe, fossi, chiuse nei pressi dell’attuale isola di Südfall hanno indicato ai ricercatori dove guardare.

I ricercatori praticano carotaggi nei sedimenti per localizzare i resti degli insediamenti e per ricostruire l’evoluzione del paesaggio in siti selezionati sulle piane di marea. Crediti: Justus Lemm

Justus Lemm

Il ritrovamento

Dopo anni di ricerche, i progetti Rungholt e il Wadden Sea finanziati dalla German Research Foundation hanno dato i loro frutti. Ispezionando un’area di oltre 10 chilometri quadrati con tecniche come la magneto-gradiometria e l’induzione elettromagnetica, seguite da carotaggi e scavi, a maggio 2023 il team multidisciplinare ha ritrovato una catena di 54 terp (cioè dei tumuli artificiali con insediamenti tipici delle pianure del Nord Europa che servivano a rialzare il terreno per difendersi dall’alta marea, dalle mareggiate e dalle alluvioni) lunga circa due chilometri in prossimità dell’isola di Südfall. Su uno di questi, in particolare, i ricercatori ritengono che vi siano ancora le fondamenta di una chiesa di 40×15 metri, che probabilmente costituiva il centro di un insediamento di dimensioni tali da poter costituire una parrocchia e uno dei siti principali storicamente segnalati nel distretto amministrativo medievale di Edomsharde. Allo stesso modo sono stati localizzati e mappati anche un porto e una serie di sistemi di drenaggio.



[Fonte Wired.it]