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venerdì, Set 04

Tornano a partire i razzi: Vega ha appena portato in orbita 53 satelliti



Da Wired.it :

Il lanciatore europeo Vega ha rilasciato in orbita 53 satelliti di 13 Paesi differenti, con l’aiuto del dispenser Ssms. Si riprende così la corsa allo Spazio per l’accesso economico dei piccoli satelliti

vega
(Foto: ESA/CNES/Arianespace/Optique Vidéo du CSG – JM GUILLON)

Questa notte (alle 3:51 ora italiana) dalla base spaziale di Kourou, in Guyana Francese, ha spiccato il volo il lanciatore europeo Vega, sviluppato dalla società italiana Avio. La sua missione? Portare in orbita 53 satelliti, con l’aiuto del rivoluzionario dispenser Small Spacecraft Mission Service (Ssms). Un lancio che segna una nuovo record per un vettore del vecchio contenente e che permetterà di incentivare la space economy. “La base di lancio europea è nuovamente al lavoro e siamo orgogliosi che Vega torni in volo per dimostrare un nuovo servizio di lancio dedicato”, ha commentato Daniel Neuenschwander, dell’Esa. “Il primo Small Spacecraft Mission Service europeo apre le porte a un accesso economico allo spazio per piccoli satelliti, un nuovo approccio che mostra che stiamo affrontando le nuove esigenze del mercato”.

Dopo una serie di ritardi dovuti al maltempo, Vega è così riuscito a portare, in un’orbita compresa tra i 515 e i 530 chilometri di altezza, 7 micro-satelliti (di circa 15 kg di peso) e 46 satelliti più piccoli, i CubeSat, di 21 società di 13 Paesi, 8 dei quali europei. L’ultimo satellite è stato rilasciato circa 104 minuti dopo il suo decollo. E lo ha fatto con l’aiuto dello Ssms, una struttura modulare in fibra di carbonio progettata per trasportare carichi più leggeri. Ciò significa, spiegano dall’agenzia, che Vega può offrire opportunità di lancio economiche e per piccoli satelliti. “Questo lancio dimostra la capacità dell’Esa di utilizzare l’innovazione per ridurre i costi, diventare più flessibile, più agile e compiere passi verso la commercializzazione”, ha spiegato il direttore generale dell’Esa Jan Wörner. “Questa maggiore capacità di accedere allo Spazio per piccoli satelliti fornirà una serie di risultati positivi, dalla nuova ricerca ambientale alla dimostrazione di nuove tecnologie”.

Grazie a Vega, l’ in collaborazione con Israele, ha portato in orbita gli esperimenti: Argtm, dell’Università Federico II di Napoli, per valutare gli effetti della microgravità sulla resistenza agli antibiotici di agenti patogeni; Mambo, dell’Università di Roma Tre, per studiare il rilascio in condizioni di microgravità dei farmaci nell’organismo; Spacelys, dell’Università di Bologna, per esaminare gli effetti della microgravità sul lisozima, una proteina legata al sistema immunitario. E, infine, Nogquad, dell’Università di Tor Vergata, per lo studio dell’espressione genica e l’insorgenza di malattie, tra cui sclerosi laterale amiotrofica e la sindrome dell’X fragile.

“Il lancio del Vega rappresenta simbolicamente la ripartenza dell’Italia nello Spazio dopo il lockdown dovuto alla pandemia di Covid-19, che ha rallentato la produzione ma non ha spento la creatività e la voglia di innovare questo importante comparto dell’economia italiana”, spiega Giorgio Saccoccia, presidente dell’Asi. “Grazie poi al sistema di distribuzione di satelliti Ssms, Vega sarà ancora più competitivo e versatile ed avrà la capacità di mettere in orbita una grandissima quantità e varietà di piccoli satelliti per fare fronte alla crescente richiesta da parte dell’utenza istituzionale e commerciale. Ancora una volta la conferma che è uno veicolo flessibile per fare dello Spazio uno strumento di ritorno economico, importantissimo in un momento difficile come quello attuale”.

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[Fonte Wired.it]