La nota applicazione TrueCaller per gestire le chiamate aggiunge una nuova interessante funzionalità che clona la voce dell’utente tramite AI per trasformarla in una sorta di segreteria smart. Lo scopo è quello di rispondere alle chiamate in modo automatico e filtrare quelle più urgenti e imprescindibili da quelle che possono essere posticipate, magari addirittura risolte da un semplice messaggio oppure dal tanto odiato spam. La novità sfrutta la piattaforma Azure AI Speech di Microsoft.
TrueCaller è tra le app telefono più scaricate per chi cerca un sistema pensato in modo specifico per filtrare e segnalare quando le chiamate arrivano da un numero spam. Ma oltre a questa utilità offre molto di più e la nuova feature appena ufficializzata ne è la dimostrazione. Come da video d’esempio qui sotto, la procedura è molto semplice: si accettano le condizioni, si registra un messaggio per addestrare l’AI e dopo pochi istanti si ottiene una versione digitale della propria voce che sarà aggiunta a quelle preimpostante nel sistema di risponditore automatico chiamato Assistant già presente da qualche tempo sull’app. Quando qualcuno chiama, l’assistente vocale risponde in automatico, esplicitando di essere una versione virtuale del legittimo proprietario e chiede se la telefonata è urgente. In caso positivo allora il telefono suonerà di nuovo e si risponderà (se possibile), altrimenti, il chiamante richiamerà o lascerà un messaggio. Truecaller andrà anche a apporre dei watermark alla voce digitale, così da rendere facilmente individuabile la sua natura sintetica.
Il video che mostra il funzionamento della nuova feature di Truecaller per clonare la voce
“Crediamo fermamente che la funzionalità vocale personale rivoluzionerà il modo in cui i nostri utenti gestiscono le proprie chiamate”, ha affermato Raphael Mimoun, dirigente di TrueCaller. Per il momento la funzione di voce clonata tramite AI su TrueCaller debutterà solo in alcuni paesi come Canada, Australia, India, Svezia, Cile, Sud Africa e Stati Uniti d’America, mentre l’Italia dovrebbe essere interessata in un secondo momento. Sarà un’opzione a pagamento, il costo non è stato ancora comunicato.