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Trump è stato smentito dalla stessa intelligence statunitense sulla distruzione del programma nucleare iraniano

da | Giu 25, 2025 | Tecnologia


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Le immagini satellitari mostrano crateri profondi attorno al perimetro di Fordow e detriti cenerognoli sparsi su gran parte del sito. Secondo Albright, le bombe bunker-buster americane avrebbero colpito principalmente il sistema di ventilazione dell’impianto di arricchimento, essenziale per il funzionamento delle centrifughe sotterranee, insieme alle strutture principali di accesso. Senza ventilazione adeguata, le centrifughe non possono operare a causa del surriscaldamento e dell’accumulo di gas pericolosi, mentre il crollo degli ingressi impedisce l’accesso per manutenzione e operazioni. Tuttavia, una volta ripristinati questi sistemi di supporto, le centrifughe potrebbero tornare operative, motivo per cui l’intelligence americana stima tempi di recupero relativamente brevi.

Le reazioni politiche e strategiche

Le implicazioni strategiche dell’operazione rimangono incerte, considerando che l’Agenzia internazionale per l’energia atomica aveva stimato che l’Iran possedesse più di 400 chilogrammi di uranio arricchito al 60% prima degli attacchi, quantità sufficiente per produrre potenzialmente circa dieci ordigni nucleari. Le immagini satellitari che mostrano camion presso i siti nucleari il giorno precedente ai bombardamenti hanno alimentato speculazioni secondo cui parte del materiale fissile potrebbe essere stato evacuato preventivamente, anche se questa rimane una valutazione speculativa. Gli analisti avvertono che, sebbene l’operazione abbia inflitto danni significativi, l’Iran mantiene probabilmente sia le conoscenze tecniche sia le risorse materiali necessarie per ricostruire rapidamente le sue capacità nucleari, specialmente se dovesse decidere di spostare le operazioni in strutture segrete non identificate dall’intelligence occidentale.

Il contenuto della valutazione ha spinto l’amministrazione Trump a rinviare il briefing classificato originariamente programmato per martedì al Congresso, secondo quanto riportato dal Washington Post. La Casa Bianca ha reagito con fermezza alle indiscrezioni, attraverso la portavoce Karoline Leavitt che ha definito la valutazione “completamente sbagliata” e ha accusato fonti anonime dell’intelligence di aver divulgato informazioni classificate per danneggiare il presidente. “Tutti sanno cosa succede quando si lasciano cadere quattordici bombe da 30mila libbre perfettamente sui loro obiettivi: annientamento totale”, ha dichiarato la portavoce. Il segretario alla Difesa Pete Hegseth ha ribadito che la campagna di bombardamenti ha “raso al suolo la capacità dell’Iran di creare armi nucleari”. Alcune fonti di Reuters hanno confermato che la valutazione ha generato significativi disaccordi all’interno della comunità dell’intelligence americana, con altre agenzie che stanno conducendo analisi parallele che potrebbero giungere a conclusioni diverse.





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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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