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giovedì, Giu 18

Trump ha chiesto aiuto alla Cina per farsi rieleggere?



Da Wired.it :

Così sostiene l’ex consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca John Bolton, nel suo discusso nuovo libro sul presidente: la guerra commerciale sarebbe tutta una montatura

Nel bel mezzo della guerra fredda tra Stati Uniti e Cina, la scorsa estate, Donald Trump avrebbe chiesto a Xi Jinping di aiutarlo a farsi rieleggere. È quanto riporta l’ex consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Bolton, nel suo memoir di prossima uscita. In un’anticipazione del libro fornita alla stampa, Bolton allude a una conversazione che avrebbe avuto luogo durante una riunione del G20 in Giappone, un mese dopo che le negoziazioni per un nuovo accordo commerciale tra le due superpotenze si erano arenate. Trump, secondo quanto si apprende, avrebbe “sottolineato l’importanza dei coltivatori e dell’incremento degli acquisti di soia da parte della Cina per il suo successo elettorale”.

L’amministrazione Trump ha già citato in giudizio Bolton, cercando di bloccare la pubblicazione del libro, che dovrebbe uscire il 23 giugno in tutte le librerie degli Stati Uniti. Le rivelazioni sembrano suggerire insomma che la guerra commerciale con la Cina sarebbe un falso elettorale, una montatura orchestrata per mettere alle strette Xi e costringerlo ad aiutare Trump con le elezioni. Inoltre, Bolton rivela che più volte Trump avrebbe tentato di fare “favori personali ai dittatori che gli piacevano”. Come se non bastasse, Bolton sostiene che in molti meeting Trump venisse deriso alle spalle da consiglieri, staff e dipendenti della Casa Bianca.

Nell’incontro del G20 di cui si parla, scrive Bolton, “Trump ha affermato con approvazione che c’era una grande ostilità nei confronti della Cina tra i democratici. Trump poi, sorprendentemente, ha rivolto la conversazione alle imminenti elezioni presidenziali statunitensi, alludendo alle capacità economiche della Cina e supplicando Xi di assicurarsi che avrebbe vinto”. L’ex consigliere ha specificato che avrebbe voluto riportare le parole esatte del presidente, ma il processo di revisione obbligatorio a cui il libro è stato sottoposto da parte dell’intelligence (per evitare informazioni sensibili per la sicurezza del paese) glielo ha impedito. Gli Stati Uniti e la Cina hanno poi firmato un accordo commerciale denominato della “fase uno” a gennaio, sebbene la sua implementazione sia stata complicata dalla pandemia di coronavirus.

L’ex consigliere per la sicurezza nazionale, che si è dimesso a settembre 2019, dice anche che Trump avrebbe voluto chiudere un occhio sulle violazioni dei diritti umani in Cina (consigliando a Xi di continuare a costruire campi di prigionia per gli uiguri) mentre cercava di negoziare un accordo commerciale con Pechino. Bolton ha scritto di aver sentito Trump riconoscere, di fronte alle manifestazioni di Hong Kong nell’estate del 2019, che sarebbe stato meglio non essere coinvolti poiché “abbiamo anche noi problemi di diritti umani”.

La Casa Bianca, com’è facile immaginare, ha smentito tutto. Trump ha dato a Bolton del bugiardo e della spia, rinfacciandogli in più occasioni anche l’atteggiamento da falco nei confronti dell’invasione dell’Iraq nel 2003.

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[Fonte Wired.it]