Da Wired.it :
Yoel Roth, a capo di un team che amministra le policy aziendali sui contenuti, è stato indicato in diretta televisiva come il responsabile della svolta di Twitter, e ha ricevuto migliaia di minacce dai sostenitori del presidente
La decisione di Twitter di segnalare come “potenzialmente fuorvianti” alcuni tweet del presidente degli Stati Uniti Donald Trump che contenevano palesi menzogne sul voto per corrispondenza sta avendo diversi strascichi. Non solo l’ex tycoon ha annunciato “grandi azioni” e una legislazione più restrittiva riguardo all’attività dei social network, ma ha anche minacciato di chiuderli (benché non abbia alcuna autorità per farlo). La prima vittima di questa guerra dell’amministrazione Trump è un dipendente di Twitter messo pubblicamente alla gogna, Yoel Roth, head of site integrity: è a capo di un ampio team di persone che si occupa di far rispettare le policy dell’azienda sul sito.
Alcuni tweet di Roth dai contenuti critici sull’operato di Trump sono stati individuati e letti in diretta su Fox da Kellyanne Conway, consigliera del presidente. Conway non ha usato mezzi termini nel suo minacciare Roth: “Qualcuno a San Francisco lo svegli e gli dica che sta per avere un sacco di nuovi follower”, ha detto la consigliera. In sole 24 ore, il responsabile dei contenuti di Twitter ha ricevuto migliaia di tweet contenenti minacce, insulti e aggressioni verbali da parte dei sostenitori di Trump o delle associazioni di destra. Tra questi si notano anche il figlio del presidente e l’account ufficiale della campagna elettorale presidenziale.
On Fox & Friends, Kellyanne Conway appears to direct online harassment at Twitter’s head of site integrity, Yoel Roth: “Somebody in San Francisco will wake him up and tell him he’s about to get a lot more followers.” pic.twitter.com/H9ceUu6Ezv
— Bobby Lewis (@revrrlewis) May 27, 2020
Il contenuto dei tweet
In un articolo pubblicato sul sito di Fox News sono stati riportati tutti i tweet di Roth a cui ha fatto riferimento Conway, più altre informazioni personali riguardati l’uomo (ad esempio il fatto che risiede a San Francisco). Roth ha definito Trump “un nazista” e ha partecipato a una manifestazione contro il presidente a San Francisco, e ha postato anche altri commenti a personalità influenti della destra americana, come il senatore Mitch McConnell. Dopo il programma televisivo, il profilo Twitter di Roth ha raggiunto i 30mila follower, i quali spesso hanno portato tweet di minacce e insulti sotto ogni contenuto pubblicato.
Un destino amaro, se si considera che un portavoce di Twitter ha spiegato a BuzzFeed News che Roth non è responsabile della nuova attività di fact-checking svolta dal sito. Anzi “nessun dipendente di Twitter è responsabile per le nostre policy o azioni di contrasto: è un peccato vedere i singoli dipendenti presi di mira”, si legge invece su The Verge. Lo stesso è stato confermato in un tweet da Jack Dorsey in persona, che spiega di essere l’unico responsabile per questo tipo di decisioni aziendali.
Fact check: there is someone ultimately accountable for our actions as a company, and that’s me. Please leave our employees out of this. We’ll continue to point out incorrect or disputed information about elections globally. And we will admit to and own any mistakes we make.
— jack (@jack) May 28, 2020
Invece Trump e il suo staff hanno scelto un singolo dipendente, – che certamente non è in grado di difendersi come potrebbe fare un personaggio pubblico influente – per combattere la propria battaglia ideologica.
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